Strage Alessandria, caccia al movente: s'indaga sui conti bancari del killer

Moglie, figlio e suocera uccisi/ L'uomo ha studiato un piano nei minimi dettagli, lasciando due biglietti. All’origine forse un investimento sbagliato

Di Redazione Cronache
Martino Benzi
Cronache

Alessandria, sulla strage l'ombra dei motivi economici. L'ultimo messaggio dell'ingegnere-killer: "Sono rovinato"

Continua a essere incomprensibile, per molti aspetti, la tragedia che ieri ha sconvolto Alessandria: un ingegnere informatico 66enne, Martino Benzi, ha ucciso a coltellate la moglie Marta, il figlio diciassettenne Matteo e la suocera Carla che si trovava in casa di riposo, per poi togliersi la vita.

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Per il momento dalle indagini è emerso che Benzi ha commesso i primi due omicidi quelli della moglie e del figlio intorno alle 7.30, circa tre ore prima dell’aggressione mortale nel giardino esterno dell’Istituto Michel. Il corpo di Monica Berta è stato ritrovato in salotto mentre quello del figlio Matteo nella sua camera da letto. Dai primi riscontri medico legali è quasi certo che i due non siano stati uccisi nel sonno. Sui corpi, peraltro, non sono stati rinvenuti segni evidenti di colluttazione.

Come riporta il Corriere della Sera, dopo aver tolto la vita alla moglie e al figlio, Benzi si è cambiato i vestiti pieni di sangue, lavato, e ha lasciato, con tutta probabilità a piedi, la sua casa per andare in piazza Divina Provvidenza. Arrivato alla RSA dove era solito recarsi in visita quasi quotidianamente, ha raggiunto la suocera che lo ha salutato affettuosamente come sempre e poi con lei è sceso in giardino; dopo pochi minuti l'ha colpita a morte rivolgendo poi la lama verso di sé e tagliandosi la gola.

Una dinamica che lascia intravvedere la premeditazione, ma che apre molti interrogativi sulle ragioni. Ed è soprattutto in questa direzione che stanno scavando i carabinieri, che oggi cominceranno ad approfondire la situazione economica di Benzi, i suoi conti bancari, le carte dello studio di consulenza informatica. A partire dal biglietto lasciato in casa, sul tavolo della cucina. "Sono rovinato, non c’è via scampo. La colpa è soltanto mia" ha scritto. Agli inquirenti capire se, alla base del folle piano omicida, ci sia magari un investimento sbagliato.

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