Terza guerra mondiale, in Cina gli scienziati vogliono trasformare le api in cyborg per la sorveglianza
Grazie a un chip impiantato nel cervello è possibile comandare l'insetto a distanza per missioni anche a scopo militare
Terza guerra mondiale, la Cina lavora alle api cyborg per l'intelligence e la sorveglianza
Gli animali vengono usati in guerra da secoli ma in pochi avrebbero pensato che un'ape potesse diventare un'arma. In Cina i ricercatori Beijing Institute of Technology guidati dal professor Zhao Jieliang hanno impiantato nel cervello di quest'insetto un minuscolo microchip dal peso di appena 74 milligrammi che attraverso degli impulsi elettrici permettono di guidarlo nei movimenti.
Leggi anche: Quella frase sfuggita a Kellogg (l'uomo di Trump): "Vicini alla terza guerra mondiale"
Gli scienziati nel 90% sono riusciti a far compiere all'ape il comando desiderato stando a quanto riportato in un articolo pubblicato sul Chinese Journal of Mechanical Engineering. "L'ape cyborg potrebbe essere utilizzata come strumento per missioni militari di ricognizione o per ricerche di sopravvissuti in aree pericolose - ha spiegato Zhao - I robot basati su insetti sono uno strumento prezioso, combinano la mobilità, le capacità di mimetismo e l’adattabilità ambientale degli insetti stessi".
Leggi anche: Armi nucleari: chi le ha nel mondo e quante sono
Questa nuova tecnologia apre però un dibattito sulla tutela della privacy e la sicurezza, temi che in Cina a dire il vero non sono poi così sentiti. Non solo, in molti sollevano dubbi dal lato etico e ambientale considerando che le api sono a rischio per la distruzione del proprio ecosistema.
Leggi anche: Terza guerra mondiale, così i giovanissimi esorcizzano la paura con i meme su TikTok. VIDEO
"Rispetto ai robot sintetici, questi ibridi biologico-tecnologici offrono una maggiore capacità di operare in segreto e di prolungare le missioni, rendendoli preziosi per il combattimento urbano, il contrasto al terrorismo e alle attività illecite, nonché per interventi di soccorso", ha spiegato Zhao. In futuro si prevede che il sistema di sensori verrà ulteriormente potenziato per permettere agli insetti di prendere parte a missioni di ricognizione e monitoraggio ambientale.