In migliaia protestano per il carovita nelle strade inglesi. E in Italia?

Mentre gli italiani aspettano le conferenze di Draghi, l’inflazione sta ammazzando i poveri in tutta Europa. Proteste dei sindacati in UK, nonostante la censura

di Antonio Amorosi
Cronache
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Far mangiare i figli o pagare le bollette? La guerra post Covid uccide poveri e classe media. E nel Regno Unito c’è una stretta autoritaria sul diritto a manifestare

“I bambini mettono da parte il pranzo scolastico per mangiarlo a casa, a cena”, ha spiegato il segretario del sindacato unito TUC Frances la O’Grady, “non possiamo essere un Paese in cui gli infermieri devono usare i banchi alimentari per cavarsela”. Il riferimento è ai generi alimentari distribuiti alle persone bisognose e indigenti.

Sabato scorso migliaia e migliaia di inglesi si sono radunati intorno a Portland Place per marciare verso Parliament Square.

La richiesta della folla è diretta al governo: intervenite contro l’inflazione e il carovita, il costo dell’energia è alle stelle. Anche in UK.

"Abbiamo inglesi che entrano nei nostri uffici, che scelgono tra dar da mangiare ai propri figli, non a sé stessi, ai propri figli, e pagare l'affitto e il riscaldamento", raccontano alla manifestazione. Tra i relatori la O'Grady, la segretaria generale della TUC, il sindacato che ha organizzato l’evento. Il TUC è composto da 48 sindacati affiliati che rappresentano 5,5 milioni di lavoratori britannici.

Stessa musica in Italia, anche se i cittadini se ne stanno a casa. Secondo la Caritas non siamo ancora ai livelli del 2020 con le file alle mense. Ma vicini. In Italia nel 2020, secondo l’Istat, risultavano in condizione di povertà assoluta poco più di 2 milioni di famiglie (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (9,4% da 7,7%).

L'inflazione in UK sta divorando la retribuzione dei dipendenti, costituendo il più grande calo dei salari reali dal 1830.

In Gran Bretagna sono arrabbiati. Dal 2008 i lavoratori hanno perso di media 20.000 sterline di entrate. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere pensando che gli Italiani hanno addirittura visto i salari scendere in 30 anni; siamo l’unico Paese OCSE in queste condizioni.

Mentre la folla londinese avanza gli altoparlanti spara a tutto volume motivi musicali come “I need a dollar” e “Money, money, money”. Sono migliaia e migliaia. Tra la folla capeggiano cartelloni con su scritto "Tagliare la guerra, non il benessere", “Ponete fine alla guerra energetica, isolate le case ora", "Infermiere non nucleare", "Non arrabbiarti, attivati" e "Liberate Assange", Julian Assange, l’attivista e giornalista che rischia l’ergastolo ora che dagli UK verrà estradato negli USA (con Wikileaks ha pubblicato documenti riservati che provano crimini di diverse nazioni, tra cui gli USA).

Secondo il sindacato la crisi economica ha effetti devastanti sulle famiglie inglesi, con i lavoratori che hanno subìto la "più lunga e dura" pressione sui loro guadagni nella storia moderna. 

"I prezzi stanno salendo alle stelle, ma i bonus per le sale riunioni sono tornati a livelli eccezionali", ha affermato la O'Grady, “tutti coloro che lavorano per vivere meritano di guadagnarsi da vivere dignitosamente. Barcolliamo da una crisi all'altraQuesta emergenza sul costo della vita non è venuta dal nulla. È il risultato di oltre un decennio di salari fermi”.

Il primo ministro Boris Johnson è stato criticato per essere stato lento a rispondere alla crisi del costo della vita. L'inflazione in Gran Bretagna e in tutta Europa è aumentata da quando la guerra della Russia in Ucraina ha ridotto le forniture di energia e generi alimentari come il grano. Ma i prezzi stavano crescendo già prima, poiché la ripresa economica globale dalla pandemia di COVID-19 ha portato a una forte domanda dei consumatori e alle speculazioni di settore sulle quali i governi sono inerti.

I manifestanti hanno anche criticato il controverso Police and Crime Bill, una norma che limiterà tali manifestazioni in futuro. In UK se la polizia vuole impedire una protesta, generalmente deve dimostrare che può provocare "gravi disordini pubblici, gravi danni alla proprietà o grave interruzione della vita della comunità". Con la nuova legge cambia tutto con una stretta autoritaria. Se un singolo individuo tiene anche solo un cartello e condivide le proprie opinioni con un altoparlante e si rifiuta di seguire le indicazioni della polizia su come condurre la protesta può essere multato fino a 2.500 sterline. I capi della polizia potranno porre più condizioni alle proteste statiche, con l’imposizione di limiti di orari e di rumore, applicabili anche ad una singola persona.