Cgil, contratti a 5€ all'ora. Salario minimo: Landini e la doppia morale

Stipulati contratti ben al di sotto della soglia. La denuncia di una ex dipendente cacciata dopo 25 anni: "Mi dissero taci femmina che ti mantiene tuo marito"

di Redazione Economia
Maurizio Landini
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Cgil, Landini e la battaglia sul salario minimo. Ma nel suo sindacato...

Le opposizioni continuano compatte nella lotta per il salario minimo. A questa battaglia si é aggiunto da tempo anche il segretario della Cgil Maurizio Landini. Ma Come ai vecchi tempi della Fiom, seppur indossando meno la felpa e più giacca e cravatta, Landini ha scandito le sue richieste. "I 5-6 euro all'ora sono paghe da fame, inaccettabili". E ancora: "Oggi portare il salario minimo a 9-10 euro all'ora è un tema urgente che va affrontato". ma sull'argomento - si legge su Il Giornale - il capo della Cgil predica bene ma razzola male. E non guarda in casa propria, cioè in quel sindacato che ultimamente sta facendo parlare di sé non tanto per le lotte a tutela dei lavoratori quanto per licenziamenti, crisi di rappresentanza e incoerenze.

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Nel sindacato, ad esempio, ci sono ben 22 contratti nazionali sottoscritti pure dalla Cgil che prevedono paghe ben inferiori ai 9 euro osannati da Landini. Lo scorso 30 maggio - prosegue Il Giornale - è stato rinnovato il contratto nazionale vigilanza privata e servizi fiduciari e la retribuzione stabilita é di circa 5 euro l’ora. Poi ci sono gli addetti all'industria delle calzature a 7,9 euro; quelli dell'industria armatoriale a 7,6 euro; quelli dell’industria del vetro e delle lampade a 7,1 euro; gli operai agricoli e i florovivaisti a 7 euro l’ora; gli addetti delle imprese artigiane di pulizia a 8,1 euro.

Poi ci sono le storie personali, come quella di Rossella, ex dipendente licenziata dopo 25 anni di lavoro nel sindacato. Lei ha provato a chiedere spiegazioni e incontri, ma dai referenti - riporta Il Giornale - avrebbe ricevuto solo minacce e intimidazioni. "È meglio che stai zitta", "tu sei femmina, tanto ti mantiene tuo marito", le dicevano. Alla faccia della solidarietà femminile e dell’attenzione alle lavoratrici. Ha inviato lettere e mail alla segreteria nazionale e allo stesso Landini. Nulla. E quando in un incontro pubblico è riuscita ad avvicinarlo, lui ha intimato a lei e ai colleghi di spegnere i cellulari senza fornire spiegazioni.

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