Esselunga, Marina riporta in libreria "Falce e carrello" per onorare il padre

L'ultimogenita parla dei rapporti difficili col fratello e svela aneddoti su Bernardo: "Quanto tornava a casa il sabato con i sacchetti della spesa..."

di Redazione Economia
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Esselunga, Marina Caprotti e le rivelazioni inedite sul padre Bernardo

Esselunga è ormai un impero, attualmente conta 191 punti vendita con un fatturato destinato a superare i 9 miliardi di euro nel bilancio 2023, dà lavoro a 26.000 dipendenti e ha quasi 6 milioni di clienti fidelizzati. Tutto questo successo si deve a Bernardo Caprotti, che nel 1957 aveva portato i supermercati in Italia con Nelson Rockefeller. Ora la figlia Marina ha deciso di rilanciare il suo long seller "Falce e carrello" divenuto un classico del pensiero liberale, da stamane di nuovo nelle librerie con una "Lettera a papà" scritta da lei, la presidente dell’Esselunga, e una toccante prefazione della senatrice a vita Liliana Segre, che di Caprotti, morto nel 2016 una settimana prima di compiere 91 anni, fu amica sino all’ultimo. "Mi è sembrato il modo migliore - dice Marina a Il Corriere della Sera - per replicare a un figlio che lancia le sue accuse solo a sette anni dalla morte del genitore. Se mio padre fosse stato vivo, avrebbe di sicuro reagito. L’ho fatto io per lui".


 

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Il riferimento - prosegue Il Corriere - è al suo fratellastro che ha raccontato che il padre nascose la nascita della sorellina, cioè lei, agli altri due figli di primo letto, che studiavano nell’Institut Le Rosey, in Svizzera. "Non l’ho mai chiamato fratellastro. Per me rimane mio fratello, anche se non ci parliamo da una ventina d’anni. Lui e mio padre erano due personalità agli antipodi. Uno cacciatore, l’altro ambientalista; uno amava i cani, l’altro i gatti; uno non vide mai una partita di calcio, l’altro era un tifoso. Di carattere austero, mio padre aveva la laurea in giurisprudenza, non in psicologia". Marina ricorda che persona era suo padre. "Affettuoso. Il sabato, finito il giro dei supermercati, tornava a casa con le borse della spesa e insieme ci mettevamo a sgranare i piselli". E giura che non cederà mai Esselunga. "Rinnovo la promessa con le sue stesse parole: "Nessuno, a Dio piacendo, potrà mettere le mani sull’Esselunga. Nessuna ‘cordata’, nessun raider di provincia, nessun concorrente inesperto, nessun finanziere d’assalto".