Nato, il giorno della verità. Con la spesa del 5% del Pil per armarci, l'Italia sarà costretta a fare tagli drastici

Ecco quanto costerà al nostro Paese aderire al piano di Rutte e Trump per rinforzare l'Alleanza Atlantica

di redazione economia

Mark Rutte e Giorgia Meloni

Economia

Nato, la riunione che rischia di passare alla storia. Ecco che cosa si deciderà nelle prossime ore all'Aia

Con l'ennesima guerra scoppiata, e il coinvolgimento anche degli Usa, diventa cruciale la riunione che comincia oggi e andrà avanti fino al 26 giugno all'Aia in Olanda. Si tratta di un vertice Nato decisivo per stabilire in che direzione muoversi per il prossimo decennio.

L'obiettivo del segretario generale della Nato, Mark Rutte, in accordo con il presidente americano Trump, è quello di aumentare decisamente la spesa in campo militare per ogni paese dell'Alleanza. Il piano prevede di portare la spesa dall'attuale 2% al 5% del Pil di ogni stato entro il 2035. Per l'Italia significa passare da 34 a oltre cento miliardi annui, con possibili tagli a sanità e welfare.

Ma un paese ha già fatto sapere di non aver intenzione di aumentare la spesa militare ai livelli previsti dal nuovo accordo e questo rischia di creare un precedente pericoloso. Il premier spagnolo Pedro Sanchez, pubblicando per esigenze politiche interne la lettera in cui Rutte accorda un trattamento speciale a Madrid, ha fatto saltare il banco. "La Spagna non ha deroghe, l'intesa è sul 5%", ha ribattuto l'ex premier olandese nel corso della conferenza stampa pre-summit.

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L'accordo straordinario prevede l'equiparazione degli obiettivi di capacità appena concordati alla ministeriale Difesa di giugno all'impegno sul 3,5%, ovvero la spesa militare classica, che più preoccupa i Paesi ad alto debito e a bassa propensione bellica.

Nel calcolo della spesa, che dovrà raggiungere il 5% del Pil nel 2035, rientrano anche stipendi e pensioni del personale militare, ricerca e sviluppo nel settore difesa, infrastrutture militari, operazioni di peacekeeping e persino alcune spese della Guardia Costiera e della Protezione Civile.

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