Milano, UniCredit promuove le opportunità delle Zone Economiche Speciali

Taricani (UniCredit): "Abbiamo il dovere e l'onore di esportare dei modelli funzionanti, e lo facciamo connettendo tutti i territori in cui siamo presenti"

di Sofia Gabbanini
Corporate - Il giornale delle imprese

UniCredit, prosegue la promozione delle opportunità offerte dalle ZES: accolte a Milano oltre 60 imprese italiane interessate a investire

Si è tenuta oggi, presso la sede UniCredit di Milano, in Piazza Gae Aulenti, la conferenza stampa dedicata alle opportunità offerte dalle ZES, le Zone Economiche Speciali, che rappresentano un importantissimo volano per la crescita delle imprese sul territorio italiano. A introdurre i lavori, Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia. L'obiettivo di UniCredit, ha spiegati Taricani, è creare opportunità incrementando le connessioni a livello europeo, poiché UniCredit è una banca internazionale. Il modello delle ZES è un modello funzionante, ha tenuto a sottolineare, ed è per questo che la Banca ha deciso di condividerlo e presentarlo nel corso dell'appuntamento odierno, prima tappa di un roadsahow che si terrà, poi, anche in Austria e Germania. 

Le ZES sono otto aree del Mezzogiorno (6 regionali, 2 interregionali) finalizzate a favorirne lo sviluppo economico e ad attrarre investimenti esteri o extra-regionali, con l’obiettivo di colmare i divari territoriali nel Paese e favorire lo sviluppo delle infrastrutture del territorio, la creazione di nuovi posti di lavoro e la crescita delle attività industriali e delle esportazioni.

"Le ZES sono un’importante opportunità per incrementare lo sviluppo dell’attività imprenditoriale al Sud e una valida alternativa per tutte le imprese italiane che vogliono attuare i propri progetti di investimento nel nostro Paese, anche grazie al previsto iter semplificato e velocizzato", ha commentato Remo Taricani. "Come banca ci sentiamo fortemente responsabili nel contribuire al successo dell'iniziativa: mettiamo a disposizione le nostre competenze, la profonda conoscenza del territorio e un plafond da 6 miliardi, destinato anche alle imprese operanti nelle ZES, nell’ambito della nuova edizione del piano 'UniCredit per l'Italia' a supporto del Paese. Promuoveremo incontri analoghi a quello odierno anche in altre capitali europee allo scopo di portare all’attenzione degli investitori le opportunità delle ZES e contribuire ad attrarre anche investimenti internazionali nel nostro Paese".

Oggi, oltre 60 imprese italiane potenzialmente interessate a investire nelle Zone Economiche Speciali italiane hanno avuto l'occasione di approfondirne le opportunità e di avere incontri bilaterali con i Commissari di Governo e rappresentanti delle ZES: Aldo Cadau (ZES Sardegna), Alessandro Di Graziano (ZES Sicilia Orientale), Manlio Guadagnolo (ZES Adriatica Interregionale Puglia Molise), Mauro Miccio (ZES Abruzzo), Giosy Romano (ZES Calabria e ZES Campania), Angela Scianatico in rappresentanza di Floriana Gallucci (ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata) e Simona Benedettini in rappresentanza di  b (ZES Sicilia Occidentale).

Dopo Taricani è intervenuto Luca Bianchi, che ha presentato lo studio condotto da Svimez, Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno di cui è Direttore: "La vera sfida delle ZES è attrarre nel Mezzogiorno investimenti nazionali ed esteri, in grado di favorire l’ampliamento e l’integrazione del sistema produttivo meridionale nelle filiere strategiche europee innescando un circolo virtuoso che possa creare nuova occupazione qualificata. In altre esperienze europee e non solo le ZES hanno contribuito in modo decisivo nel favorire processi di sviluppo", ha dichiarato Bianchi

UniCredit ha già sostenuto tre aziende in aree ZES, con un investimento complessivo pari a 18 milioni di euro. I finanziamenti sono stati erogati in favore di Temi e del Gruppo Farvima Medicinali per i primi due investimenti in corso nell'area dell'Interporto Campano di Nola, rientrante nell'area ZES della Campania, e in favore di NTET per un investimento rientrante nell’area ZES della Sicilia Orientale. Grazie al proprio network capillare in tutta Italia e nei Paesi esteri in cui è presente, UniCredit è inoltre impegnata a veicolare ai propri clienti le opportunità sottostanti l'iniziativa, organizzando appositi business meeting e incontri one-to-one con aziende del territorio e i Commissari delle aree interessate.

Il commento di Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia, ad affaritaliani.it

 

A margine dell'evento Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia, ha raccontato ai microfoni di affaritaliani.it l'importanza dell'incontro odierno: "UniCredit ha il dovere e l'onore di esportare dei modelli funzionanti. Lo facciamo interconnettendo tutti i territori italiani ma, data la nostra natura, anche tutti gli altri territori in cui siamo presenti. Oggi, infatti, lanciamo questo roadshow in Italia ma lo porteremo anche in Austria e in Germania". 

"Le ZES offrono opportunità derivanti da sgravi fiscali, da una gestione che consente zero burocrazia e da una soluzione finanziaria di un partner bancario come UniCredit", ha proseguito Taricani. La Banca si propone, in primo luogo, di fornire consulenza alle imprese. Infatti, in molti non son ancora a conoscenza delle potenzialità di un investimento in zona ZES: "UniCredit sarà presente con la consulenza e con la finanza necessaria per supportare imprese e imprenditori nella realizzazione di questi progetti", ha concluso Taricani

Le parole ad affaritaliani.it di Luca Bianchi, Direttore Svimez

 

"Le ZES possono essere uno strumento molto importante di attrazione e di investimenti esterni, italiani e stranieri, perché insieme a semplificazione burocratica e incentivi fiscali possono incrociare una nuova vitalità del sistema imprenditoriale del Mezzogiorno, soprattutto in relazione alle grandi transizioni, digitali ed ecologiche", ha dichiarato Luca Bianchi, Direttore Svimez. Già oggi, il Mezzogiorno presenta specializzazioni in diversi settori, e questo, spiega Bianchi, è fattore di attrazione: "Penso a Catania, dove abbiamo la più grande impresa europea di costruzione di pannelli fotovoltaici, o allo sviluppo del settore dell'aerospazio in Puglia. Grazie alla capacità di attrazione delle ZES, vi sono potenzialità di crescita e di investimento nel Sud importanti, che possono valorizzarlo. Potremmo, così, pensare al Sud come un acceleratore della crescita europea", ha concluso Bianchi

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