Poste Italiane verso l’obiettivo zero emissioni entro il 2030
Il nuovo modello di sviluppo responsabile permetterà al Gruppo di crescere in linea con i bisogni dell’ambiente e con le direttive nazionali
Poste Italiane, presentato il nuovo triciclo elettrico che porterà a raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2030
L’impegno di Poste Italiane verso le tematiche della sostenibilità ambientale si accentua grazie all’introduzione dei tricicli elettrici, che semplificheranno il lavoro dei portalettere e ridurranno l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto aziendali. L’obiettivo di Poste Italiane è quello di diventare un’azienda a zero emissioni entro il 2030, scegliendo di posizionare la sostenibilità ambientale al centro della propria strategia di crescita. Il nuovo modello di sviluppo responsabile gli permetterà di crescere in linea con i bisogni dell’ambiente e con le direttive nazionali.
Sul fronte della mobilità, Poste Italiane si impegna nella sostituzione dell’intero parco veicoli, attraverso l’introduzione di modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica. Le basse emissioni consentiranno un miglioramento della crescita sostenibile dell’impresa, che ha l’obiettivo di sostituire l’intera flotta e arrivare a controllare 28.000 mila veicoli a ridotto impatto ambientale. In questo modo, le emissioni inquinanti si ridurrebbero del 40% entro il 2025.
Nell’edizione di oggi del TGPoste Maria Luisa Funaro, portalettere a Reggio Calabria, ha avuto la possibilità di raccontare la propria esperienza a bordo di uno dei nuovi tricicli elettrici di Poste Italiane. Nel video dedicato al suo intervento, Funero ha illustrato alcune delle specifiche tecniche del nuovo triciclo e mostrato la sua semplicità di utilizzo. Oltre alle emissioni zero, il triciclo elettrico di Poste Italiane ha raggiunto l’obietto di un più alto livello di stabilità e superato la precedente capienza di carico, arrivando a trasportare in sicurezza fino a 45Kg.
Il triciclo è dotato di un sistema di pendolamento brevettato che gli permette di inclinarsi in curva fino a sfiorare i 30°, mentre il ripiano posteriore resta fermo e perfettamente in asse. Il percorso seguito dai portalettere diventa così immediatamente più pratico e veloce, riuscendo ad unire vantaggi per l’ambiente e vantaggi per l’azienda.