Statua di Canova venduta a 1,2 milioni. Ma i critici: “Senza valore"

Messa all’asta a seguito del crack di Veneto Banca, la scultura dell’artista è al centro di un dibattito tra gli addetti ai lavori

Economia

Statua di Canova venduta a 1,2 milioni, ma i critici non concordano

Si sa: le valutazioni delle opere d’arte sono sempre complesse. Difficile però trovare così grande distanza tra le stime dei critici d’arte (circa 70mila euro) e l’aggiudicazione in un’asta (1,2 milioni). Succede invece che una scultura di Antonio Canova, “Amore e Psiche Stanti”, viva questa bizzarra vicenda. Anzi, ancora più bizzarra visto che l’opera era stata acquistata per circa 500mila euro da Veneto Banca prima del crack che ha avuto tragici esiti sui risparmiatori e per il quale è in corso un processo che vede coinvolto l’ex amministratore delegato Vincenzo Consoli.

Secondo i critici la scultura di Canova, realizzata in gesso e non in marmo, aveva un valore compreso tra i 41 e i 69mila euro. La perizia, disposta a dicembre del 2015, serviva a fare chiarezza su alcuni acquisti “temerari” operati dalla banca all’inizio degli anni 2000. La vendita, che per scelta dei Beni Culturali non poteva avvenire all’estero, aveva una base d’asta di 200mila euro, meno della metà di quanto pagato da Veneto Banca. Ma i collezionisti non si sono fatti spaventare e, rilancio dopo rilancio, sono arrivati alla cifra record di 1,2 milioni, il doppio rispetto al precedente primato. 
 

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