UniCredit-Bpm, Mps convitato di pietra. Valutazioni Bce e la trattativa Mef-Ue

L'Ops di Piazza Gae Aulenti si decide solo all’interno del miglio quadrato della City meneghina. Ma le città chiave sono Milano, Bruxelles e Francoforte...

di Andrea Deugeni
Il Ceo di UniCredit Andrea Orcel
Economia
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Il dossier Mps nelle valutazioni della Vigilanza di Francoforte per l’accensione del disco verde al take-over di UniCredit sul Banco

L’operazione UniCredit-BancoBpm? Si decide solo all’interno del miglio quadrato della City meneghina, fra le centralissime piazza Gae Aulenti e piazza Meda. Ma le città chiave sono il capoluogo lombardo, Bruxelles e Francoforte. Non ci sarebbero infatti solo le valutazioni sul valore dell’offerta pubblica di scambio e sul premio da concedere agli azionisti del Banco (fra cui anche gli stessi soci di UniCredit come Fondazione Crt e Cariverona, presenti pure nel capitale del gruppo di Giuseppe Castagna e che spingono per il risiko) a frenare l’operazione Bpm da parte di Andrea Orcel. Un ruolo sul dossier lo giocherebbe anche la risoluzione della lunga crisi del Montepaschi, il principale problema dell’ex foresta pietrificata del credito.

Secondo quanto fanno notare fonti finanziarie che seguono da vicino il risiko bancario, considerazioni sull’interlocuzione in corso fra Tesoro, Bce e Dg Comp sulla concessione della proroga al Mef per l’uscita dal capitale di Rocca Salimbeni (proroga di cui bisogna stabilire anche la durata) farebbero capolino anche nelle valutazioni della Vigilanza di Francoforte per l’accensione del disco verde al take-over di UniCredit sul Banco.

Il motivo? La banca di Orcel e quella di Castagna sono infatti i principali interlocutori che il Tesoro potrebbe chiamare al tavolo senese, specie dopo un eventuale spezzatino (in più il nuovo piano di Luigi Lovaglio dovrà prevedere una forte cura dimagrante per il Monte), per scrivere la parola fine al dossier Montepaschi.

Ora che Bper inghiottirà prima Carige e aprirà poi il file PopSondrio per la creazione del terzo polo bancario, far partire oggi il cantiere dei lavori UniCredit-Bpm, senza avere un'alternativa pronta per il gruppo toscano o la certezza di una proroga molto lunga per l’uscita del Mef dal capitale di Mps, agevolerebbe certo il consolidamento bancario ben visto a Francoforte e su cui la Bce insiste da tempo (in tutta Eurolandia), ma rischierebbe di gettare anche i semi per un’instabilità futura del sistema tricolore.

@andreadeugeni

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