Guerra Ucraina, gli Usa riducono la presenza di militari sul fronte orientale. Putin: "Pokrovsk e Kupyansk circondate, arrendetevi"
Putin è pronto a cessare i combattimenti per alcune ore "affinché un gruppo di giornalisti possa entrare in questi insediamenti, vedere cosa succede lì, parlare con i militari ucraini e uscire"
Putin invita Kiev alla resa dei soldati "circondati"
Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato Kiev a decidere la resa dei militari ucraini che secondo Mosca sono accerchiati nella aree di Pokrovsk e di Kupyansk. La leadership ucraina deve prendere "le decisioni appropriate sul destino dei propri cittadini e dei propri militari, così come hanno fatto una volta all'Azvostal" di Mariupol, ha detto Putin, citato dalla Tass.
Il presidente ha detto che la Russia è pronta a cessare i combattimenti per alcune ore "affinché un gruppo di giornalisti possa entrare in questi insediamenti, vedere cosa succede lì, parlare con i militari ucraini e uscire".
Nato: "Riduzione soldati Usa in Europa è un aggiustamento"
La riduzione della presenza militare degli Usa dalla Romania, è un "adeguamento" che non impedirà alle forze americane di rimanere "più importanti" di quanto lo siano state negli ultimi anni, ha affermato un responsabile della Nato. "Anche con questo adeguamento, la presenza delle forze americane in Europa rimane più importante di quanto non sia stata per molti anni, con molte più forze sul continente rispetto a prima del 2022", anno dell'invasione russa dell'Ucraina, ha precisato il funzionario all'Afp. "L'impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato è chiaro", ha aggiunto il responsabile dell'Alleanza.
Bucarest conferma: "Usa ridurranno presenza sul fronte orientale"
Gli Stati Uniti hanno informato la Romania e i suoi alleati che ridurranno parte delle loro truppe schierate sul fronte orientale dell'Europa: lo ha annunciato il ministero della Difesa rumeno in un comunicato. "La decisione degli Stati Uniti è quella di sospendere la rotazione in Europa di una brigata che aveva elementi in diversi paesi della Nato", ha precisato il ministero, sottolineando che circa 1.000 soldati americani rimarranno schierati sul suo territorio dopo questa rivalutazione.
Usa ridurranno militari in Romania, Ungheria, Bulgaria
Gli Stati Uniti ritireranno circa 800 soldati dalla Romania, secondo quanto riferito da fonti ufficiali al media rumeno G4Media.ro. Secondo queste fonti, l'annuncio è stato dato lunedì nell'ambito del quadro ufficiale della Nato.
Gli Stati Uniti ritireranno anche le truppe da Bulgaria, Ungheria e Slovacchia. Si tratta di una decisione della Casa Bianca, scrive il media rumeno, quindi ha effetto immediato, ma teoricamente il Congresso può ancora modificarla. Le truppe americane sono di stanza in Romania nelle basi di Mihail Kogelniceanu, Deveselu e Câmpia-Turzi. In totale, ci sono circa mille soldati americani in Romania.
Russia, Lavrov rassicura il paesi della Nato ma non l'Ucraina
La Russia non ha alcuna intenzione di attaccare un Paese della Nato ed è pronta ad assumersi tale impegno in un accordo sulle garanzie di sicurezza, ha affermato il Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass. "Ci auguriamo", ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca, specificando gli ultimi sviluppi nel confronto in corso per risolvere il conflitto in Ucraina, "che il Presidente Trump continui sinceramente a cercare una soluzione alla crisi ucraina e mantenga l'impegno nei confronti dei principi elaborati al vertice di Anchorage e sviluppati sulla base delle proposte americane.
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"Abbiamo affermato più volte che non abbiamo mai attaccato e non abbiamo mai avuto intenzione di attaccare alcun Paese tra gli attuali membri della Nato e dell'Unione Europea; siamo pronti a formalizzare questa posizione nelle future garanzie di sicurezza per questa parte dell'Eurasia", ha dichiarato Lavrov in un discorso alla Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Eurasiatica a Minsk. Ma il Ministro degli Esteri russo ha aggiunto che "i leader dell'Unione Europea evitano di considerare queste future garanzie su una base veramente collettiva, dichiarando con orgoglio che dopo la crisi ucraina ci devono essere garanzie di sicurezza".