Sondaggi, l'Europa vira a destra. Ppe con i sovranisti: nuovi capi a Bruxelles

Possibile un'alleanza tra i due partiti dopo le elezioni. Boom dei movimenti anti-sistema, un fattore che potrebbe stravolgere tutti gli attuali equilibri

di Redazione Esteri
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Meloni e von der Leyen. Foto imagoeconomica
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Sondaggi, il prossimo Parlamento Ue rischia di essere stravolto. Le stime e il boom degli anti-sistema

Le elezioni europee del 9 giugno si avvicinano e il prossimo Parlamento di Bruxelles e Strasburgo potrebbe essere molto diverso per la sua composizione, rispetto agli attuali equilibri. Con ogni probabilità sarà un emiciclo più sbilanciato verso destra. Quella estrema. Lo scenario prospettato da uno studio dello European Council on Foreign Relations (Ecfr), basato su sondaggi e modelli statistici, - riporta La Stampa - prevede per il post-elezioni uno schema inedito rispetto alla storia dell’Unione europea. Dove, sulla carta, potrebbero persino esserci i numeri per una coalizione alternativa a quella che ha sin qui governato a Strasburgo. Gli addetti ai lavori di Bruxelles, basandosi su ragioni politiche e istituzionali, tendono a escludere lo scenario di un "ribaltone". L’alleanza formata da popolari, socialisti e liberali continuerà ad avere i numeri e con ogni probabilità sarà ancora questo lo schema di partenza all’inizio della legislatura.

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Ma il vero interrogativo - prosegue La Stampa - è legato al fatto che, nell’arco di una legislatura, le maggioranze nell’emiciclo di Strasburgo spesso si formano attorno ai singoli provvedimenti. Ed è dunque in questo contesto che la coalizione delle destre potrebbe fare sempre più asse con il Partito popolare europeo per boicottare una serie di proposte, come tra l’altro è già capitato in diverse occasioni nei mesi scorsi. Per questo von der Leyen, che non ha ancora deciso se candidarsi con il Ppe, punta a incassare l’appoggio della delegazione di Fratelli d’Italia, che potrebbe garantirle circa 26 voti: un significativo margine di sicurezza per mettersi al riparo da eventuali franchi tiratori per un eventuale bis. In tutto questo contesto però va tenuto conto di un'ulteriore incognita che potrebbe completamente ribaltare gli attuali equilibri, diversi sondaggi indicano un boom di voti per i partiti anti-sistema. A spingerli sono soprattutto agricoltori e altre categorie spaventate dai costi del Green Deal. Le proteste in Francia, Germania e Belgio in corso rappresentano un forte segnale all'Europa.