Vertice Nato, Trump e Meloni seduti a fianco a cena. Nel menù: Medio Oriente, spese militari e sforzi dell'Italia
La premier e il presidente americano tra i pochissimi al tavolo col re d'Olanda
Trump e Meloni (Foto Lapresse)
Vertice Nato, intesa sempre più forte tra Trump e Meloni
Ieri sera è iniziato il vertice Nato, quel summit decisivo per sancire l'aumento delle spese militari di tutti i paesi membri (Usa esclusi), fino al 5% del Pil entro il 2035. Il messaggio del segretario Rutte indirizzato a Trump con elogi di ogni tipo per essere riuscito a ottenere quello che i suoi predecessori non avevano mai ottenuto ha imbarazzato i leader mondiali. Ma la cena con gli altri capi di Stato e di governo all'Aja è stata la prima occasione di confronto sui temi più caldi dell'agenda mondiale, primo fra tutti la crisi in Medio Oriente. Oggi sarà invece - riporta Il Corriere della Sera - una giornata breve, ma intensa. Trump, per esempio, ha già fatto sapere che "darà un’occhiata" alla dichiarazione finale per controllare che non ci siano riferimenti all’aggressione russa dell’Ucraina, come richiesto nei giorni scorsi dai consiglieri della Casa Bianca. "Come sapete mi piacerebbe concludere un accordo con la Russia".
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Ma di sicuro la soddisfazione maggiore ieri sera per Meloni è stata quella di essere uno pochi leader europei seduti al tavolo del re d’Olanda, accanto a Donald Trump, con il quale ha avuto un lungo confronto sulla crisi fra Iran e Israele e sugli atri temi caldi dell’agenda internazionale. Ma una curiosità restata dietro le quinte, e che invece nei documenti dell’Alleanza atlantica è più che sviscerata, è una delle facce del grande rimescolamento di investimenti di cui si discute. Giorgia Meloni dice senza mezzi termini, in un contesto privato come i negoziati avuti con i suoi colleghi, che l’Italia "può fare alcuni sforzi a patto che li facciano tutti".