ANBI: al via in Agro Pontino il primo sistema d’irrigazione smart
Gargano (ANBI): "È il modo più veloce per dare una risposta al mondo agricolo di fronte ad una crisi climatica le cui conseguenze stanno assumendo condizioni preoccupanti nel Lazio"
Agro Pontino, ANBI inaugura il primo sistema d’irrigazione intelligente: alta tecnologia per affrontare la siccità
In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), richiama l’attenzione sulla crescente incidenza del caldo torrido in Italia, evidenziando come questo fenomeno – già ben visibile con temperature stabilmente oltre i 30 gradi a metà giugno – renda sempre più urgente l’adozione di politiche di adattamento. Secondo Vincenzi, queste devono andare oltre i consigli pratici quotidiani e puntare soprattutto su infrastrutture moderne ed efficaci.
È in questa direzione che si inserisce il nuovo intervento nell’Agro Pontino, dove, a Casal delle Palme nel comune di Latina, è stata installata la prima paratoia di tipo Flumegate, una tecnologia innovativa di origine australiana. Questo manufatto, dotato di Intelligenza Artificiale e alimentato da energia solare, è costruito in alluminio di derivazione aerospaziale, che lo rende unico a livello globale per leggerezza e resistenza. Il progetto, promosso dal Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest per rispondere alla drastica diminuzione delle precipitazioni, ha ottenuto un finanziamento di 8,5 milioni di euro dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Prevede l’installazione di oltre cento sbarramenti autonomi, già collegati in rete su infrastruttura dedicata, con dieci sedi paratoie già pronte ad accogliere nuovi dispositivi.
L’obiettivo del progetto è la trasformazione dell’attuale sistema di distribuzione idrica in un modello più efficiente, rivolto in particolare a quegli agricoltori che, in assenza di impianti irrigui collettivi, utilizzano mezzi propri per l’approvvigionamento idrico. Si tratta di un sistema di irrigazione di soccorso che, come chiarisce Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI: “Non è un sistema alternativo al Piano di Bacini Idrici Multifunzionali da noi proposto con Coldiretti e di cui insistiamo a chiedere un finanziamento poliennale. È invece il modo più veloce per dare una risposta al mondo agricolo di fronte ad una crisi climatica, le cui conseguenze stanno assumendo condizioni preoccupanti nel Lazio”.
Il progetto punta a razionalizzare e ridurre i consumi d’acqua attraverso un sistema di bacinizzazione automatica, che permette l’accumulo delle risorse idriche nei canali per un uso mirato nei momenti di necessità. Inoltre, grazie a un sistema integrato di telecontrollo e automazione, sarà possibile adeguare l’uso dell’acqua in base all’andamento meteorologico, migliorando la sicurezza idraulica e la distribuzione dell’acqua disponibile. In questo modo, il Consorzio potrà garantire una gestione più sostenibile della risorsa idrica, riducendo al contempo i costi per le aziende agricole consorziate, specialmente nei periodi di siccità.
Lino Conti, Presidente del Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest, spiega che i tecnici del consorzio si sono recati a Melbourne nel mese di marzo per verificare le caratteristiche dei materiali, osservare i processi produttivi, testare le cinque tipologie di paratoie previste e valutare il sistema di automazione e telecontrollo. “A Marzo i nostri tecnici sono stati a Melbourne per verificare le caratteristiche dei materiali, osservare le fasi di produzione delle paratoie, collaudarne le cinque tipologie previste dal progetto e verificarne il sistema di automazione e telecontrollo. Oggi – precisa il Presidente del Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest, Lino Conti - il Consorzio sta provvedendo all'installazione per consentire una puntuale, tempestiva ed efficace irrigazione”.
Nei prossimi giorni, l’installazione di nuove paratoie proseguirà su un’area di oltre 20.000 ettari, coinvolgendo circa 10.000 aziende agricole. Le zone interessate comprendono il distretto Linea – con i corsi d’acqua Linea Pio VI, Schiazza e Selcella – e il distretto Latina Nord, dove saranno coinvolti i canali delle Acque Alte, Medie e Basse. Il progetto rappresenta un importante passo avanti per l’agricoltura del territorio, chiamata a fare i conti con condizioni climatiche sempre più estreme.