Carlo Acutis, domenica la canonizzazione del primo santo millenial. La madre: "Io, la prima convertita di mio figlio"

Il milanese Carlo Acutis, scomparso nel 2006 a 15 anni a causa di una leucemia fulminante, sarà proclamato santo il 7 settembre. "Tantissime persone si sono riavvicinate alla fede tramite lui", racconta la mamma del giovane

di Giorgio d'Enrico

Carlo Acutis

Milano

Carlo Acutis, domenica la beatificazione del primo santo millenial

Il patrono di Internet. Il primo santo millenial. L'influencer di Dio. Questi sono alcuni dei nomi, uno più impegnativo dell'altro, che sono stati attribuiti a Carlo Acutis. Un ragazzo milanese. Un giovane la cui vita è terminata a soli 15 anni nel 2006 a causa di una leucemia. Un figlio, uno studente, un amico, un appassionato di nuove tecnologie. Una persona sin dalla più giovane età animata da una grande fede cattolica. Domenica 7 settembre la proclamazione a santo da parte di papa Leone XIV: la sua canonizzazione sarebbe dovuta avvenire in occasione del Giubileo 2025 il 27 aprile scorso, ma la scomparsa di papa Francesco ha portato al rinvio. 

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La madre di Carlo Acutis: "Sono la prima convertita di mio figlio"

Come prevede la procedura ecclesiastica, a Carlo Acutis sono stati attribuiti dei miracoli, delle guarigioni per sua intercessione. Ma la sua straordinarietà risiede in ciò che ha saputo fare in vita. E nell'enorme ispirazione che la sua opera ha rappresentato per milioni di fedeli in tutto il mondo.  "Sono la prima convertita di mio figlio", racconta oggi Antonia Salzano Acutis, madre del giovane, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. La donna aggiunge: "Tantissime persone si sono riavvicinate alla fede, hanno ricominciato ad andare a messa. Come sia stato possibile che abbia toccato tanti cuori è un mistero insondabile. Io ne resto stupita".

Carlo Acutis è noto soprattutto per la sua opera pionieristica di evangelizzazione tramite il web. La mostra  da lui ideata e curata online sui miracoli eucaristici è stata dopo la sua morte portata in giro per il mondo attirando milioni di visitatori. Ma Acutis era un ragazzo che viveva il proprio tempo, la passione per la montagna, il sassofono. Accanto a questo, una vocazione profonda e straordinaria, che lo portò alla prima comunione a soli sette anni e poi a insegnare catechismo e a fare volontariato alla mensa dei poveri dei Cappuccini e delle suore di madre Teresa. Per usare nuovamente le parole della madre:  "Un santo che ha incarnato valori condivisibili da tutti, dai credenti e dai non credenti". 

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