Cingolani (Leonardo) all'assemblea di Assolombarda: “Cybersecurity e velocità, le due sfide chiave"
All’assemblea di Assolombarda il CEO di Leonardo: “La capacità di analisi farà la differenza in ogni settore”. Difesa europea: serve un sistema multidominio, interoperabile e basato su decisioni in tempo reale
Cingolani (Leonardo) asll'assemblea di Assolombarda: “Cybersecurity e velocità, le due sfide chiave"
Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, all’Assemblea 2025 di Assolombarda: “Il dato è il nuovo patrimonio del Paese e la capacità di analizzarlo farà la differenza in ogni settore”. Due le sfide del digitale: “cybersecurity” e “velocità di elaborazione”, cruciali laddove la decisione in tempo reale è vitale. Nella difesa, “la guerra moderna è un sistema di dati”: obiettivo, architettura europea multidominio e interoperabile che integri supercalcolo, intelligenza artificiale e sicurezza per reagire in pochi minuti alle minacce.
“Il dato è il nuovo patrimonio del Paese e la capacità di analizzarlo farà la differenza in ogni settore: dalla finanza alla sanità, fino alla difesa”. Per Cingolani, che ha partecipato con un contributo video, “alla base di tutti i cambiamenti tecnologici degli ultimi anni c’è la gestione dei dati. Per decenni ne abbiamo prodotti molti, ma non li abbiamo mai raccolti né analizzati. È come rinunciare a prevedere il futuro”.
Digitale, due priorità: sicurezza e rapidità
“La cybersecurity e la velocità di elaborazione sono le due grandi sfide del digitale contemporaneo”. Ogni giorno “una quantità immensa di informazioni attraversa reti fisiche e wireless e deve essere difesa da intrusioni e manipolazioni. La cybersecurity è ormai un requisito essenziale per la sicurezza nazionale e civile”. Allo stesso modo “la rapidità di elaborazione è cruciale per settori in cui la decisione in tempo reale fa la differenza, come la difesa, la finanza o la gestione delle emergenze”.
Difesa, decisioni in tempo reale basate sui dati
“La guerra moderna è un sistema di dati. Ogni piattaforma genera terabyte di informazioni al secondo che devono essere raccolte, ordinate e analizzate per prendere decisioni immediate”. L’obiettivo è “costruire sistemi capaci di apprendere dalle esperienze precedenti e decidere in tempo reale quale mezzo impiegare per neutralizzare una minaccia. È il paradigma del ‘real time decision making’, che integra la potenza di calcolo con la capacità predittiva dell’intelligenza artificiale”.
Verso un’architettura europea multidominio e interoperabile
“Il futuro della sicurezza europea passa da un sistema multidominio interoperabile, in cui mare, terra, aria e spazio condividono le stesse informazioni”. Lo scenario è stringente: “Un missile ipersonico russo può raggiungere una capitale europea in tre minuti e in quei tre minuti serve un’infrastruttura capace di vedere, analizzare e reagire. La differenza la faranno la velocità di rete, la solidità dei sistemi e la qualità dei dati”. Una “architettura che unisce supercalcolo, intelligenza artificiale e cybersecurity in un unico ecosistema di difesa, che dovrà parlare una lingua comune a livello europeo”.
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