Ecco perchè ha ragione Manfredi Catella

Al corteo per il Leoncavallo gli anatgonisti occupano il Pirellino di proprietà di Coima. Catella non la prende bene e attacca: "Questa la nuova proposta del modello Milano...". Il Pd non gradisce, ma questa volta ha ragione lui. Il commento

di Fabio Massa

Manfredi Catella COIMA

Milano

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Ecco perchè ha ragione Manfredi Catella

Riassunto dei fatti. C'è il corteo per il Leoncavallo, al quale partecipano esponenti del Pd e tante, tantissime persone. A mezzogiorno, una manifestazione che anticipava il corteo per il Leonka gira fa un blitz nel cantiere del Pirellino, l'opera al centro di buona parte delle chat dell'inchiesta di Milano. La zona è di proprietà di Coima, quindi di Manfredi Catella. Che non l'ha rubata, ma acquistata durante un'asta pazzesca: da 87,5 milioni a 194 milioni di euro. Il Pirellino si è trasformato in un pantano, per Catella. I continui cambi sulle destinazioni d'uso, le liti politiche, i ritardi, e ora pure l'arresto, poi annullato dal Riesame. Insomma: un disastro. I manifestanti vanno sui suoi ponteggi e pure espongono striscioni contro di lui. 

L'accusa di Catella: "Questa la nuova proposta del modello Milano..."

E lui commenta così: "Le manifestazioni violente con azioni illegali e occupazioni abusive da parte dei cortei formati dai centri sociali, con la partecipazione di rappresentanti di espressioni politiche, rappresentano evidentemente la nuova proposta del cosiddetto modello Milano, che interpreta la democrazia urbanistica invocata da alcuni. L’opinione pubblica potrà scegliere se questa è la Milano che vogliamo".

Le reazioni a brutto muso del Pd alle parole di Catella

Il Pd a brutto muso, con il capogruppo in Regione Pierfrancesco Majorino e il segretario Alessandro Capelli, gli dice di tacere, che è inopportuno che parli. AVS addirittura dice che è assurdo parlare di legalità da parte di uno che è appena stato arrestato. Ora, su questa cosa però bisogna intendersi bene bene. E lo dico, ripeto per l'ennesima volta, senza avere alcuna simpatia per Catella, contro il quale ho scritto e autorizzato la pubblicazione di decine di articoli quando ancora era celebratissimo. Primo: bisogna ricordare che l'arresto peraltro revocato non limita la libertà di parola che è garantita dalla Costituzione. Secondo: è innegabile che scalare i ponteggi di un cantiere di un privato senza autorizzazione sia qualcosa di illegale, e che quel privato può arrabbiarsi e dire che non gli piace quando avvenuto. Dove sta lo scandalo? Stavolta per me Catella ha ragione.

Per il resto, sono curioso di leggere il libro che ha scritto in otto giorni di arresti, che si chiama Otto. Qualcuno dice che è perché in famiglia sono in otto, ma non saprei. Chissà quando esce.

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