Estate di stragi nei fiumi lombardi: cinque morti nel weekend di Ferragosto
Dal 16enne vittima di un tuffo vietato al 24enne scomparso in un bacino a Moglia: l’estate lombarda segnata da incidenti nelle acque
Ferragosto in Lombardia si è trasformato in un fine settimana nero con cinque vittime nei fiumi e nei bacini della regione. Giovani trascinati via dalle correnti o finiti sott’acqua dopo un tuffo, in luoghi spesso vietati o estremamente rischiosi che hanno trasformato la ricerca di refrigerio in tragedia.
Estate di stragi nei fiumi lombardi: giovane annega nel Po a Linarolo
Un ragazzo, la cui identità non è ancora stata resa nota, è morto domenica 17 agosto dopo essere stato trascinato dalla corrente del Po all’altezza del Ponte della Becca, nel territorio di Linarolo (Pavia). Il giovane era in acqua con due amici quando ha iniziato a trovarsi in difficoltà. Una barca di passaggio è riuscita a portarlo a riva, ma nonostante i tentativi di rianimazione e il trasporto d’urgenza al Policlinico San Matteo di Pavia, il ragazzo non ce l’ha fatta.
Il corpo del 24enne romeno recuperato a Moglia
Nello stesso weekend, i Vigili del Fuoco hanno recuperato il cadavere di Laurentiu Gorea, 24 anni, romeno residente a Modena e autotrasportatore. Il giovane era scomparso a Ferragosto dopo un tuffo nel bacino idrovoro di Mondine, a Moglia (Mantova). Dopo due giorni di ricerche, anche con l’ausilio di elicotteri e sommozzatori, il corpo è riaffiorato ed è stato recuperato alle prime luci dell’alba. L’ispezione medico-legale ha escluso segni di violenza.
Cinque vittime in pochi giorni
Quelli di Linarolo e Moglia si aggiungono ad altri tre casi registrati nel weekend, tra cui un 16enne morto dopo un tuffo in un’area vietata del fiume Adda. Il bilancio è drammatico: cinque giovani hanno perso la vita nelle acque lombarde solo durante il Ferragosto.
Ogni anno, con il caldo estivo, molti cercano refrigerio nei fiumi e nei bacini. Ma correnti forti, fondali insidiosi e aree non balneabili rendono questi luoghi estremamente pericolosi. Le autorità invitano a rispettare i divieti e ad evitare comportamenti rischiosi, per prevenire nuove tragedie.