Tragedia nel Lodigiano: si tuffa in una zona vietata dell'Adda e scompare, morto un ragazzo di 16 anni - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 20:55

Tragedia nel Lodigiano: si tuffa in una zona vietata dell'Adda e scompare, morto un ragazzo di 16 anni

Il ragazzo, minore non accompagnato residente nel Cremonese, è stato soccorso dopo un’ora di ricerche ma è morto in ospedale

di Giorgio d'Enrico

Karim Hamed Mandi, 16 anni, è morto dopo un tuffo nelle acque vietate dell’Adda, a Comazzo (Lodi). Recuperato privo di sensi dai soccorritori, è stato trasportato al San Raffaele in condizioni disperate. L’episodio riaccende l’allarme sulla sicurezza in quel tratto del fiume.

Tragedia nel Lodigiano: si tuffa in una zona vietata dell'Addae scompare, morto un ragazzo di 16 anni 

Un pomeriggio d’estate si è trasformato in tragedia per Karim Hamed Mandi, 16 anni, di origini straniere. Giovedì 14 agosto, il ragazzo si trovava lungo le sponde dell’Adda, in località Bocchi di Comazzo (Lodi), con alcuni amici. Nonostante il divieto di balneazione, si è tuffato nelle acque del fiume e non è più riemerso.

L’allarme e i soccorsi

Gli amici, resisi conto della gravità della situazione, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lodi, il nucleo sommozzatori e l’elicottero Drago 153 del reparto volo di Malpensa. Dopo circa un’ora di ricerche, il corpo del giovane è stato individuato su una lingua di sabbia sommersa.

Corsa in ospedale, ma non c’è stato nulla da fare

Karim è stato recuperato e sottoposto alle manovre di rianimazione, quindi trasportato in elicottero all’ospedale San Raffaele di Milano. Le sue condizioni erano già gravissime e, nonostante gli sforzi dei medici, è morto poco dopo l’arrivo.

Chi era la vittima

Il ragazzo viveva in una comunità per minori in provincia di Cremona. Era un minore non accompagnato in Italia e, secondo le prime ricostruzioni, si trovava a Comazzo per trascorrere il pomeriggio con gli amici. L’area del fiume dove è avvenuta la tragedia è già nota per altri incidenti simili e resta off-limits per la balneazione a causa delle forti correnti e dei fondali insidiosi.

Un tratto di fiume che continua a mietere vittime

La morte di Karim riaccende il dibattito sulla sicurezza e la necessità di vigilare maggiormente sui tratti pericolosi dell’Adda. Non è il primo incidente in quel punto del Lodigiano, dove l’attrazione di un bagno in estate si scontra con i rischi mortali nascosti sotto la superficie.

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