Garlasco, Venditti passa al contrattacco, presenta ricorso e accusa la Procura

Domenico Aiello, avvocato dell'ex procuratore, parla di una "distorsione della funzione requirente" che avrebbe agito "in aperto contrasto con un giudicato dello Stato"

di Giorgio d'Enrico

Mario Venditti (fonte: Tgcom24)

Milano

Garlasco, il legale di Venditti attacca: "La Procura ha seguito interessi privati"


Dopo la notizia dell'indagine a suo carico e le dimissioni dalla presidenza del Casinò di Campione d'Italia, Mario Venditti passa al contrattacco. Oggi, infatti, è stato presentato al Tribunale del Riesame di Brescia il ricorso contro il decreto di perquisizione e sequestro eseguito la scorsa settimana. L'ex procuratore è accusato di essersi fatto corrompere per favorire l'archiviazioni di Andrea Sempio nelle indagini a suo carico del 2017 e del 2020 relativamente al delitto di Chiara Poggi.

L'avvocato di Venditti: "Indagine dispendiosa per un interesse processuale privato"

Nel ricorso, l’avvocato Domenico Aiello, legale dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, parla della necessità di "interrompere una distorsione della funzione requirente" che finora avrebbe "profuso una dispendiosa attività investigativa di parte, in aperto contrasto con un giudicato dello Stato, per inseguire un pur legittimo, ci mancherebbe, interesse processuale esclusivamente privato". La difesa ribalta così l’impianto accusatorio: non un magistrato corrotto per insabbiare, ma un ex pm finito nel mirino di una attività giudiziaria alimentata da indagini ripetute su piste già chiuse dalla sentenza definitiva che ha condannato Stasi.

Il ricorso: "Mancano i gravi indizi di corruzione"

Mancano i "gravi indizi" per poter contestare il reato di corruzione in atti giudiziari all'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato dalla Procura di Brescia in un'inchiesta legata all'omicidio di Garlasco. Lo sostiene Aiello nel ricorso presentato al Tribunale del Riesame di Brescia per chiedere l'annullamento del decreto di sequestro e perquisizione eseguito venerdi' scorso e finalizzato a raccogliere indizi sulla presunta colpevolezza di Venditti. Inoltre, argomenta Aiello, sono "inesistenti" i motivi di "urgenza" necessari per svolgere questi accertamenti investigativi. Quella della Procura bresciana e' stata "un'attivita' esplorativa e arbitraria" che ha violato la privacy e la dimora di un privato cittadino. 

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