Garlasco, Lovati-story: il sogno sul dna nel Fruttolo, Gerry la Rana, Yara. Tutte le esternazioni dell'ex avvocato di Sempio

"Ho un modo tutto mio di pormi e questo non è piaciuto": tutte le esternazioni più controverse di Massimo Lovati, ormai ex avvocato difensore di Andrea Sempio

Di Giorgio d'Enrico

Massimo Lovati

Milano

Garlasco, Lovati-story: il sogno sul dna nel Fruttolo, Gerry la Rana, Yara. Tutte le esternazioni dell'ex avvocato di Sempio

"Sono dispiaciuto e amareggiato. Il mio errore è il mio modo di pormi con la giustizia, con i media, con i clienti, con i miei colleghi e con i magistrati. Ho un modo tutto mio per pormi e questo non è piaciuto evidentemente al mio assistito". Così Massimo Lovati ha commentato a caldo, ospite della trasmissione  di Gianluigi Nuzzi su Canale 5 'Dentro la notizia', la decisione di Andrea Sempio di revocargli il mandato. 

Una scelta che è parsa tuttavia ai più logica conseguenza delle crescenti polemiche per le sempre più controverse esternazioni dell'avvocato, storico difensore di Sempio nell'indagine su Garlasco assieme ad Angela Taccia. Proviamo a mettere in fila qui alcuni degli esempi che più hanno fatto rumore del modo "tutto suo" di porsi da parte di Lovati. 

I sogni di Lovati: un sicario in casa Poggi e il dna di Sempio nel Fruttolo

L'estrosa immaginazione dell'avvocato ha iniziato a manifestarsi nel corso di alcune interviste nelle quali, per poter trasmettere liberamente suggestioni ed idee relative al delitto di Chiara Poggi, ovvero teorie non supportate dal riscontro di prove fattuali, Lovati ha iniziato a ricorrere ad uno stratagemma. Raccontare di sogni che avrebbe avuto. I più memorabili? 

Il 26 maggio Lovati riferì di un sogno nel quale  Chiara Poggi sarebbe stata eliminata da un killer professionista, capace di entrare indisturbato nella villetta e simulare un delitto domestico. Alberto Stasi, ma ne conoscerebbe l’identità. "Un sacco di bugie sul ritrovamento del corpo non è che le inventi uno così, te le suggeriscono", ha detto Lovati. Per l'avvocato - questo il contenuto del sogno -  la giovane sarebbe stata dunque uccisa da un sicario su mandato di qualcuno che voleva proteggere un segreto “indicibile”, scoperto da Chiara. Uno scenario che si intreccia con una rete di ricatti sessuali, un prete esorcista caduto in disgrazia e almeno tre morti sospette tra il 2011 e il 2016 con teatro il Santuario della Bozzola. 

Venti giorni dopo, il 16 giugno, un nuovo sogno. Raccontato a Quarto Grado: “Ho sognato che nel Fruttolo c’era il DNA del mio assistito”. Il giorno successivo avrebbe preso il via l'incidente probatorio per cercare tracce di nuove persone tra i rifiuti dell'ultima colazione a casa Poggi prima del delitto. E così - nella finzione di un sogno - Lovati ha alluso ai nuovi sviluppi di una indagine da lui definita "insidiosa e a tratti sleale".

Lovati accusato di diffamazione dallo studio Giarda

E sono proprio le convinzioni di Lovati legate alla riapertura delle indagini a carico di Andrea Sempio a provocare le prime grosse grane all'avvocato. Le sue parole del 13 marzo 2025 contro lo studio legale Giarda gli costano infatti ora una accusa per diffamazione. Cosa ha detto Lovati? Ha definito la riapertura del caso  "frutto di una macchinazione della difesa Giarda", all'epoca difensore di Alberto Stasi, e "frutto di una macchinazione organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi che hanno clandestinamente prelevato il dna" a Sempio. 

Arriva Corona: Lovati a ruota libera sulla Procura, Venditti, Yara Gambirasio

Quindi, per venire alla cronaca recente, il disastroso affaire-Corona.  L'ex re dei paparazzi si è introdotto un lunedì notte a casa dell'avvocato e lo ha convinto a parlare a ruota libera. Registrando tutto e pubblicando su Falsissimo. Tra i passaggi più scabrosi? Lovati è tornato nuovamente sulla riapertura delle indagini, parlando così dei procuratori coinvolti: “Napoleone, da quello che mi hanno riferito, qualche talpone ce l’ho anch’io, voleva chiedere l’archiviazione. Quell’altro invece, quello lì dell’Opus Dei, quel maledetto Civardi...”.  Parole che hanno portato ad una netta presa di posizione della Procura pavese: “Quanto affermato dall’avvocato Massimo Lovati risulta oggettivamente destituito di ogni fondamento”.

Nella sua conversazione con Fabrizio Corona, Lovati ha detto la sua anche sull'ex procuratore Mario Venditti: "A me è simpatico. Io sono sempre stato un giocatore di ippica, di cavalli. L’ho conosciuto anche lì. Se aveva il vizio? Eh sì. Vizio. Allora ce l’ho anche io il vizio. Eravamo appassionati di ippica... nel 2010" 

Quindi le agghiaccianti parole sul caso di Yara Gambirasio. Lovati si è immaginato nei panni di Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti . Questa sarebbe stata la sua linea difensiva: "Io gli dicevo: io Bossetti sono l'amante di Yara Gambirasio. Ci trovavamo tutte le settimane e scop...come due scim...ecco perché c'è il mio Dna. Condannatemi per violenza sessuale con minorenne consenziente, non per omicidio, io non l'ho uccisa. Basta, vincevi il processo".

"Corona mi ha detto 'Tu sei Gerry la Rana'"

Come è stato possibile che Lovati abbia parlato in modo così incauto a Fabrizio Corona senza immaginarne le conseguenze? La risposta l'ha data lo stesso avvocato trovatosi al centro della bufera:  “Corona è venuto lunedì, molto tardi, e mi ha proposto di fare un serial, un film. Mi dice di parlare a ruota libera, intanto mi versa da bere. Mi ha tradito, perché poi lo ha diffuso con altre finalità. Non so cos’ho detto, a furia di bere...”.  Ed è qui che entra in scena il personaggio di Gerry La Rana. Corona avrebbe persuaso Lovati che le conversazioni registrate sarebbero servite come base per un ipotetico serial tv o un film: "Mi ha detto: ‘Tu sei Gerry La Rana, perché hai questa pronuncia con la ‘r’ arrotata e sembri un personaggio dei cartoni animati’. Mi dice di parlare a ruota libera, intanto mi versa da bere. L’importante, mi dice, è che io inframmezzi tutto con volgarità, che poi lui avrebbe tagliato". 

"Sempio ignoranti? E' una mia strategia offendere i clienti"

Il resto è storia recentissima, con Lovati che incomincia a sospettare di poter essere scaricato dalla famiglia Sempio. Ma che ancora, non più tardi di venerdì 10 ottobre, ospite a Quarto Grado definisce la famiglia del suo assistito persone "ignoranti come capre".
 

E su questo, nei giorni scorsi, l'ultima esternazione sui generis prima di essere esonerato: "Loro sono ignoranti in riferimento alla materia giuridica e, siccome talvolta, offendere i miei clienti è una mia strategia, mi sono espresso così. Questa è una strategia che a volte è vincente, faccio presa sui giudici criticando e offendendo i miei clienti". Una strategia che almeno in questo caso, non sembra aver pagato. 

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