Il governatore Fontana all'assemblea Assolombarda: “Dare spazio e fiato agli imprenditori”

Meno burocrazia e più autonomia per rendere il sistema competitivo. Energia: “Non sposare una sola tecnologia, servono tutte le opportunità che la scienza mette a disposizione”

di Roberto Servio
Milano

Il governatore Fontana all'assemblea Assolombarda: “Dare spazio e fiato agli imprenditori”

“Sono assolutamente convinto che se non avremo il coraggio di far capire a questo Paese che bisogna dare spazio e fiato agli imprenditori di poter fare il loro lavoro. E se non la smetteremo di continuare a angustiarli con mille controlli che non servono a niente, se non riusciamo a far capire che la ricchezza di questo Paese nasce dall’imprenditoria e che gli altri vanno a 200 all’ora, saremo costretti a correre con le mani legate dietro la schiena”. Il messaggio di Attilio Fontana dall’assemblea di Assolombarda è netto: “Se non avremo il coraggio di far capire a questo Paese che bisogna dare spazio e fiato agli imprenditori, continueremo a soffocare la nostra ricchezza”.

Autonomia differenziata: “Ci credo ancora molto”

Sul fronte istituzionale, Fontana rilancia l’autonomia come leva di efficienza: “Io speravo tanto nell’autonomia e ci spero ancora tanto”. E ancora: “Credo e spero ancora molto nell’autonomia differenziata: se ci verrà data la possibilità di dettare le regole e i processi, potremo rendere il sistema più efficiente e vicino ai territori. L’autonomia è una condizione per liberare energie e migliorare la competitività del Paese”.

Giovani, competenze e strumenti avanzati

Il presidente lega competitività e capitale umano: “Dobbiamo cercare di fare in modo che i giovani siano sempre più preparati e abbiano sempre più opportunità. Stiamo cercando di mettere giovani nelle condizioni di usare strumenti sempre più avanzati”. Una linea che si intreccia con i percorsi regionali su formazione tecnica e transizione digitale.

Energia: mix tecnologico e investimenti già attivati

Sui costi energetici, il quadro resta critico: “Ci rendiamo conto del problema di come i nostri imprenditori siano costretti a competere con altre che pagano l’energia la metà rispetto a loro. Adesso si devono fare scelte e individuare modalità attraverso cui realizzare energia sostenibile”. La rotta, per Fontana, è pragmatica: “Occorre avere una visione di opportunità, non di ossessione” e “non sposare una sola energia, ma tutte le opportunità che la scienza mette a disposizione”. La Regione rivendica misure già in campo: “Prima ancora che esplodesse il problema del costo dell’energia avevamo già avviato bandi per l’efficientamento energetico e per facilitare l’accesso al credito delle imprese. Abbiamo destinato 145 milioni di euro di fondi Fes a queste iniziative”.

Partnership pubblico–privato e impresa come “partner essenziale”

Nel solco della giornata, l’appello è a non demonizzare chi fa impresa e a consolidare l’alleanza tra istituzioni e sistema produttivo. La sintesi è politica ma concreta: meno ostacoli amministrativi, più autonomia responsabile, investimenti sull’energia e sulle competenze. Perché senza ossigeno alle imprese – e senza un conto energetico sostenibile – il rischio è che la locomotiva lombarda rallenti proprio nel momento in cui servirebbe accelerare.

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