Milano, per il mini-rimpasto se ne parla dopo l'Epifania
Il rimpasto si arena per le perplessità del sindaco Sala ma anche di parte della maggioranza. Non solo l'urbanistica sul tavolo, ma la delega alla Sicurezza: torna a circolare il nome di Granelli
Beppe Sala
Milano, per il mini-rimpasto se ne parla dopo l'Epifania
Il rimpasto di giunta a Milano resta congelato e, con ogni probabilità, lo resterà almeno fino a gennaio. Nonostante un’intesa politica già abbozzata all’interno della maggioranza, il sindaco Giuseppe Sala ha scelto di non chiudere la partita prima delle feste, rinviando incontri e decisioni. Un segnale che racconta più di una semplice pausa tecnica. Secondo quanto ricostruito da la Repubblica, il vero nodo non è tanto il nome del prossimo assessore quanto l’equilibrio politico complessivo e, soprattutto, la gestione della sicurezza.
Il punto di partenza, come noto, è la casella lasciata vuota dopo le dimissioni di Giancarlo Tancredi, travolto dalle inchieste sull’urbanistica. Da settimane i partiti di maggioranza discutono su come riempirla, ma le richieste politiche e la linea prudente del sindaco continuano a non coincidere.
LEGGI ANCHE: MILANO, SALA NUOVAMENTE TENTATO DA UN NOME TECNICO PER L'URBANISTICA
Sul tavolo, almeno formalmente, una soluzione esiste. Ma è un compromesso che non convincerebbe fino in fondo il sindaco. E che passerebbe per una riassegnazione della delega alla Sicurezza a Marco Granelli, ora assessore alle Opere pubbliche ma fresco di assoluzione dall'accusa di omicidio stradale per la morte di due cicliste. E l'Urbanistica? Sala sino a ieri sembrava tentato di ripercorrere la strada che porta a un nome tecnico, dopo l'impasse che ha portato Azione ad abbandonare il tavolo delle trattative. Ma evidentemente serve più tempo. E serve anche convincere chi dentro la maggioranza vorrebbe un segnale politico più netto a fine mandato. Segnale che, a questo punto, potrebbe anche non essere lanciato.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO