San Siro, il day after di Sala: "La maggioranza c'è ancora. Rogito? Entro il 10 novembre"

Il sindaco di Milano dopo la delibera sulla vendita del Meazza: “Con i Verdi distinguo fin dall’inizio, se vorranno fare cose diverse ne parleremo”. E invoca una revisione nazionale delle regole urbanistiche: "Legge ferma al 1942”

Di Giorgio d'Enrico
Milano

Sala: “La maggioranza c’è ancora, i distinguo con i Verdi non sono una novità”

A poche ore dal via libera del Consiglio comunale alla vendita dello stadio di San Siro, Giuseppe Sala ha risposto a chi gli chiedeva se la sua maggioranza esista ancora dopo i contrasti emersi in aula: “Sì, esiste ancora. Nel mio caso l’unica problematica è relativa ai Verdi, con cui fin dall’inizio ci sono stati dei distinguo. E non enfatizzerei i tre contrari del Pd”. Il sindaco ha poi citato il caso di Marco Fumagalli, capolista dimissionario della lista Sala che non ha partecipato al voto: “È mio amico da decenni, è un suo tema personale e capisco. Con lui ci siamo parlati in modo tranquillo e ho compreso il suo travaglio. Va bene così”.

Verdi e futuri equilibri del centrosinistra milanese

Sull’ipotesi di un’uscita dei Verdi dalla coalizione, Sala ha glissato: “Non lo so, dovete chiederlo a loro. Io non ho intenzione di cambiare nulla: già dal primo mandato modifico poco la squadra e gli assessori, e non è nelle mie intenzioni farlo ora. Se loro però vorranno fare una cosa diversa, ne parleremo”.

Quanto al futuro politico del centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali, Sala ha ricordato che non sarà lui a guidare la coalizione: “È una domanda un po’ imbarazzante, perché ci sarà un’altra persona al posto mio che sceglierà. Io non ho mai messo in discussione il campo largo ed è evidente che senza una parte che si presenti moderata e progressista è difficile vincere. Milano è anche una città in parte conservatrice, e bisogna tenerne conto”.

Urbanistica, l’affondo del sindaco: “Una legge ferma al 1942”

Oltre ai temi politici, Sala ha rilanciato l’urgenza di una riforma nazionale della normativa urbanistica: “La legge madre nell’urbanistica è quella del 1942. Non va bene, bisogna metterci mano”. Il sindaco ha spiegato che non si tratta solo di una questione milanese: “Non lo dico per Milano a questo punto, tanto il ‘Salva Milano’ è morto e finito. Vedo che anche a Bologna e a Roma stanno iniziando a emergere problematiche simili”.

Infine ha citato la collaborazione istituzionale avviata in città: “Noi possiamo fare quello che stiamo facendo, chiedendo una mano al prefetto, mentre il presidente del tribunale ha dato la sua disponibilità a lavorarci. Ma serve un quadro normativo diverso, a livello nazionale”.

 San Siro, Sala: "Scadenza per il rogito il 10 novembre. Ricorsi? Pronti a gestirli"

"Va fatto l'atto notarile, non è che ieri sera abbiamo risolto le cose" per quanto riguarda la vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter. "A questo punto si metteranno al lavoro avvocati, il notaio e speriamo di completare in fretta". "Tendenzialmente" il 10 novembre dovrebbe essere la scadenza per la firma del rogito, ha chiarito. E, rispondendo a una domanda su eventuali ricorsi da parte del fronte del no, il primo cittadino ha replicato: "Può essere, siamo pronti a gestirli. Anche perché credo che abbiamo fatto tutto per bene".

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