Urbanistica Milano, la Procura chiede l'arresto per l'assessore Tancredi e l'imprenditore Catella
I pm hanno proposto per Tancredi e Catella i domiciliari e il carcere per altri due costruttori: "L'assessore confidava nell'appoggio di Sala". Nuovamente indagato anche Stefano Boeri
La Procura di Milano ha chiesto sei misure cautelari, tra cui i domiciliari per l’assessore Giancarlo Tancredi e il carcere per il patron di Coima Manfredi Catella, nell’ambito di un'inchiesta sull’urbanistica cittadina. Indagato e perquisito anche Stefano Boeri, presidente della Triennale. Coinvolti imprenditori, architetti e membri della commissione paesaggio. Le accuse sono corruzione e falso. L’indagine è coordinata dai pm Petruzzella, Filippini, Clerici e dall’aggiunto Siciliano. I pm: "Un vero e proprio sistema criminoso nella gestione dell'urbanistica". Il presunto conflitto di interesse riguarda anche la vicenda di San Siro. Interrogatori fissati per il 23 luglio.
Urbanistica Milano, la Procura chiede l'arresto per l'assessore Tancredi e per l'imprenditore Catella
Terremoto a Milano, la Procura ha chiesto 6 arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. I pm hanno proposto per Tancredi i domiciliari. La Procura ha anche chiesto la custodia cautelare in carcere per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, protagonista di progetti immobiliari importanti come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti.
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf ha effettuato anche acquisizioni di documenti, con un ordine di esibizione, negli uffici del Comune, oltre ad una serie di perquisizioni anche a carico di alcuni funzionari. Per l'assessore Tancredi anche l'ipotesi di corruzione.
Il procuratore Viola: "Incontrollata espansione edilizia"
Il procuratore milanese Marcello Viola in una nota scrive: "Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo". Le indagini "hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri" e a "misure cautelari personali".
I pm: "Un vero e proprio sistema criminoso nella gestione dell'urbanistica"
I pm milanesi parlano di "degenerazione della gestione urbanistica dell'Amministrazione comunale di Milano, i cui uffici piuttosto che presidio di tutela dell'interesse pubblico e centro della pianificazione e dell'attuazione urbanistica allo stesso finalizzate, sono stati asserviti alle utilita' di una cerchia ristretta ed elitaria di soggetti, privati, che hanno imposto programmi e interventi di un'imponente e incontrollata espansione edilizia della citta'". I magistrati tratteggiano questo contesto nel decreto di perquisizione legando l'inchiesta alle numerose altre svolte nei mesi scorsi. "La prosecuzione delle indagini svolte da questa Procura della Repubblica ha consentito di disvelare ulteriori e ancor piu' gravi condotte delittuose, corroborando l'ipotesi dell'esistenza di un vero e proprio sistema criminoso, composto da membri della Commissione per il paesaggio, operatori economici, progettisti privati, soggetti interni all'amministrazione comunale, finalizzato ad autorizzare illecitamente e consentite la realizzazione di rilevanti speculazioni immobiliari in favore di privati"
Le riunioni di Tancredi a Palazzo Marino con Marinoni e i costruttori
L'assessore milanese Giancarlo Tancredi "su loro o di propria iniziativa, riceveva gli investitori nei suoi uffici, per partecipare insieme a Marinoni alle loro trattative". Lo scrivono i pm nel decreto di perquisizione. "L'assessore Tancredi in tali contrattazioni su quantita' di volumi e superficie, loro confidando nell'appoggio del sindaco Sala, per una rapida e concreta attuazione, suggeriva il ricorso ad accordi di PPP (Partenariato pubblico-privato) che fissassero quote di ERS (Edilizia residenziale sociale) atte a giustificare l''interesse pubblico' degli interventi e a 'smarcare i piani attuativi', anche per gli edifici di elevata altezza" e' la tesi della Procura.
Per i magistrati, "Tancredi operava attivamente anche al fine di 'motivare' gli uffici del Comune, spaventati dalle volumetrie e dalle altezze proposte, a esprimersi positivamente, mettendo al contempo al corrente Marinoni di ogni passaggio della sua opera di convincimento, e organizzando appuntamenti con le societa' coinvolte per avvertirle e prepararle, anche per risolvere insieme a Marinoni alcuni aspetti salienti. Tra questi, ad esempio, il problema di come estrapolare le torri dal Piano Attuativo, e di come riuscire a giustificare l'adozione di accordi di PPP per smarcare le procedure di legge sulle varianti del PGT (Piano di governo del territorio)".
I pm: il presunto conflitto di interesse riguarda anche la vicenda di San Siro
Il presunto "conflitto di interessi" di Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione paesaggio che avrebbe agito con la "copertura" dell'assessore Giancarlo Tancredi, avrebbe riguardato, oltre a numerosi progetti immobiliari indicati nelle imputazioni, "anche la vicenda delle opere relative allo stadio Meazza e alle aree limitrofe del quartiere di San Siro". Lo scrivono i pm di Milano negli atti, facendo sempre riferimento ai rapporti tra Marinoni e "la società J+S di Pella", specializzata anche nella realizzazione di "strutture sportive". Dalle chat riportate emerge che Marinoni e Pella, "in accordo con Tancredi", avrebbero cercato "l'appoggio" dell'imprenditore Massimo Caputi (non indagato negli atti) per "ricevere un incarico per le opere relative allo stadio Meazza, su cui il sindaco Sala doveva prendere una decisione, avendo Marinoni e Pella elaborato le loro 'strategie' sullo stadio in vista di ogni possibile opzione".
Agli atti messaggi dell'ottobre 2023. Sempre i pm scrivono che Tancredi, il 22 dicembre 2024, "faceva riconfermare al sindaco Sala la nomina di Marinoni nella stessa Commissione". Tancredi, si legge ancora, già da dirigente comunale fino al 2021 "si era trovato a decidere su interventi cruciali, quali la riqualificazione degli scali ferroviari, l'ex Pirellino acquistato da Catella ceo di Coima, il progetto di rifacimento dello stadio di San Siro e il quartiere adiacente da parte di Inter e Milan". Era stato lui il responsabile unico del procedimento che aveva fornito "un parere tecnico dopo aver acquisito i documenti relativi al nuovo 'Meazza'". Sulla sua nomina era già stata sollevata una "questione di incompatibilità" sulla base di una delibera Anac del 2018, per la quale "un dirigente di un Comune" con più di 15mila abitanti "non può assumere un ruolo politico nello stesso Comune". E ancora furono Tancredi e Marinoni a scegliere nel 2022 Giovanni Oggioni, arrestato lo scorso marzo, come vicepresidente della Commissione paesaggio. Lo riferisce Ansa.
Tra gli indagati e perquisiti anche Stefano Boeri
E c'è il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, fra gli indagati e i perquisiti della nuova inchiesta sull'urbanistica della Procura che ipotizza accuse di corruzione e falso a carico di diversi indagati. Circa 80 i militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza sono impegnati nelle attività investigative disposte dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Mauro Clerici che con l'aggiunto Tiziana Siciliano da 3 anni coordinano le indagini sui cantieri e i progetti immobiliari della città. L'archistar e docente del Politecnico di Milano è già stato coinvolto nelle inchieste sulla Beic e sul Bosconavigli di Scalo San Cristoforo.
Le altre figure coinvolte dalla richiesta di custodia cautelare
Tra le altre figure coinvolte e per le quali la Procura ha chiesto la custodia cautelare c'è l'imprenditore della società immobiliare Bluestone, Andrea Bezziccheri, già indagato o imputato nei fascicoli sulle Park Tower di via Crescenzago 105 e sul palazzo nel cortile 'Hidden Garden' di piazza Aspromonte. Chiesta la misura cautelare più pesante, come riferisce LaPresse, anche per l'ex presidente della commissione paesaggio di Milano, Giuseppe Marinoni, per l'architetto e noto professionista del settore Alessandro Scandurra (anche lui ex membro della commissione paesaggio) e per l'architetto Federico Pella della società di ingegneria e progettazione integrata J+S, protagonista fra i vari progetti della cordata vincitrice del progetto di riqualificazione delle ex Scuderie de Montel di San Siro, trasformate nelle Terme de Montel nell'ambito del bando internazionale di rigenerazione urbana Reinventing Cities. Per tutti gli interrogatori preventivi sono stati fissati il 23 luglio.
Il filone di indagine che riguarda Tancredi, Catella e Bezziccheri fa seguito a quello per cui lo scorso marzo è finito agli arresti domiciliari Giovanni Oggioni, architetto ed ex vice presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino, ritenuto il presunto "grande manovratore" di un "sistema" di "speculazione edilizia selvaggia" a favore degli interessi dei costruttori.
Sala: "L'Amministrazione non si riconosce nella lettura riportata. Tancredi si sta confrontando con i suoi legali"
In serata è intervenuto anche il sindaco Sala: "Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l'Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata. Da diversi mesi l'Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso. Nel contempo l’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa”.
Catella: "Trasparenza e legalità sono fondanti per il nostro gruppo"
Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA, dichiara: "In data odierna abbiamo ricevuto una notifica del Tribunale di Milano per informarci dell’indagine in corso relativamente a un incarico progettuale affidato in passato dalla nostra società all’architetto Scandurra. Dato il ruolo dell’architetto anche come membro della commissione paesaggistica del Comune di Milano fino al 2024, viene prospettata l’ipotesi che l’incarico professionale affidato possa avere influenzato la condotta del professionista nella commissione in merito ai progetti promossi dalla nostra società. Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza."
Boeri: "Abbiamo operato in maniera corretta"
"Sono convinto che io e il mio studio abbiamo operato in maniera corretta a proposito di un'architettura, la cosiddetta Torre Botanica, che da tempo, come è noto, è stato deciso di non realizzare. Confido che l'autorità giudiziaria accerterà al più presto la mia totale estraneità alle scorrettezze che mi vengono imputate" . Sono le parole di Stefano Boeri, indagato per un'opera mai realizzata e parte del più ampio progetto del 'Prellino'. Tra i professionisti sotto inchiesta ci sono anche Antonio Citterio e Patricia Viel.
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