"Conte molla Draghi? I numeri ci sono. Il gruppo M5s non lascerà il Governo"

Sul nodo delle spese militari continuano le fibrillazioni in maggioranza. Intervista di Affari a Ettore Rosato (Iv): "I Cinque stelle? Sono alla frutta"

di Paola Alagia
Ettore Rosato.
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Politica
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Spese militari, Ettore Rosato (Iv): “I Cinque stelle sono alla frutta. Conte doveva portare un po’ di gente a votarlo e ha utilizzato un tema serio  in maniera agghiacciante”

“Sono alla frutta”. Non ci gira intorno il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia viva, Ettore Rosato, nel commentare la condotta che sta tenendo il Movimento cinque stelle sulle spese militari.  “Inventarsi una polemica su tale questione - spiega ad Affaritaliani.it -, dopo aver approvato alla Camera, senza battere ciglio, l’ordine del giorno sull’incremento fino al 2 per cento del Pil è veramente la dimostrazione che Conte aveva bisogno di far parlare di sé. Doveva riuscire a portare un po’ di gente a votarlo e strumentalmente, anzi in una maniera agghiacciante, ha utilizzato un tema serio che invece richiede rispetto e saggezza”.

C’è da aspettarsi un ammorbidimento nelle prossime ore della posizione pentastellata, come finirà?
Finirà come sempre. Qualcuno pensa veramente di mettere in discussione il Governo su un impegno che, tra l’altro, lo stesso Conte ha sottoscritto a livello internazionale? Ma, soprattutto, davvero Conte pensa di prendere in giro tutti quanti noi su questo?

Su tale vicenda il Pd ha posizioni affini a quelle di Italia viva ed è distante dal M5s. Che fine farà l’asse dem-Cinquestelle?
Questo bisogna chiederlo a Letta e non a noi, anche perché vedo un asse tra Leu e Movimento che è molto solido sul tema. La verità è che i Cinque stelle sono dei populisti e lo dimostrano in ogni passaggio istituzionale. Su qualsiasi tema, che si tratti di politica estera, di giustizia o di lavoro, appena si apre un varco per posizioni populiste loro sono lì pronti a cavalcarle. Dovrà scegliere il Pd se stare con loro o schierarsi nel campo dei riformisti. Per il momento ha scelto i primi. Anche perché il vicesegretario del Partito democratico Provenzano c’era nella piazza di chi non stava né con la Nato e né con Putin.

Se il M5s dovesse sfilarsi, si va al voto o il Governo va avanti ugualmente?
Si va avanti lo stesso. Anche se, per responsabilità nei confronti del Paese, noi dobbiamo far sì che non ci sia nessuno che si sfili, neanche quelli che creano più problemi al Governo come i Cinque stelle.

Lei dice che si andrebbe avanti ugualmente. Con che numeri, però?
I numeri ci sarebbero. Non vedo proprio all’orizzonte tutto il gruppo del M5s che abbandona il Governo.

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