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Milano
Attrice hard fatta a pezzi: confessa il vicino: "Morta in un gioco erotico"
Charlotte Angie

Donna fatta a pezzi nel bresciano: identificato l'assassino

Svolta nel giallo della donna uccisa e fatta a pezzi, il cui cadavere era stato trovato il 20 marzo in un dirupo nelle montagne di Borno, in Valcamonica. I Carabinieri del Comando provinciale di Brescia e della Compagnia di Breno hanno eseguito, a carico di un uomo di 43 anni residente nel Milanese, amico e vicino di casa della vittima, un provvedimento di fermo per i reati di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. La vittima sarebbe Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie. L'assassino, il 43enne Davide Fontana, ha spiegato agli inquirenti che la giovane sarebbe morta durante un gioco erotico.

Donna fatta a pezzi: la confessione dell'assassino

La totale assenza di elementi utili all'identificazione della vittima aveva spinto gli investigatori a pubblicare un comunicato nel quale si descrivevano alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo della donna. Il che consentiva ad alcune persone - anche residenti in altre regioni - di mettersi in contatto con i militari per comunicare loro che quei tatuaggi potevano appartenere ad una donna molto conosciuta negli ambienti del cinema porno. Identificata la donna, si accertava che la sua auto era transitata domenica 20 marzo, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo che a sua volta era risultato avere la disponibilita' della auto stessa in quanto controllato a bordo in precedenti circostanze.

Nella giornata di ieri quest'uomo, si presentava ai carabinieri per fornire informazioni sulla donna, offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite. Il magistrato ed i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l'uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo hanno sottoposto ad una serie di contestazioni alla presenza del difensore.

E l'uomo ha confessato l'omicidio e l'occultamento del cadavere che sarebbe avvenuto a gennaio 2022, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna. Il racconto ha chiarito molti particolari, ma su di essi, il lavoro della Procura di Brescia e dei Carabinieri continua "alla ricerca dei riscontri, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza della persona sottoposta alle indagini".

L'assassino: "Charlotte morta durante un gioco erotico"

Nel corso della sua confessione l'assassino, il 43enne Davide Fontana, ha detto di aver ucciso la venticinquenne Carol Maltesi durante un gioco erotico e di averla colpita con un martello. "Poi non ho piu' capito nulla" ha aggiunto nelle oltre tre ore di interrogatorio sostenuto nella notte nella caserma dei carabinieri di Brescia prima di essere condotto in carcere. L'uomo ha anche aggiunto di aver comprato un congelatore apposta per nascondere i resti della donna. Congelatore che ha installato nell'abitazione della vittima.

E' stato un racconto confuso quello dell'impiegato di banca nel corso dell'interrogatorio a cui e' stato sottoposto in nottata alla presenza dell'avvocato Stefano Paloschi. Seppure abbia reso un'ampia confessione i Carabinieri di Brescia, coordinati dal pm Lorenza Ghibaudo, dovranno compiere nei prossimi giorni diversi accertamenti per ricostruire con chiarezza quanto successo nell'appartamento a Rescaldina in cui il 43enne ha ammesso di aver ucciso la giovane attrice hard. E' stata intanto fissata per domani l'udienza di convalida del fermo davanti al gip bresciano in cui Fontana deve rispondere di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.

Donna uccisa e fatta a pezzi: l'assassino è Davide Fontana

Davide Fontana, dipendente di banca, abita in un comune dell'alto Milanese. Stando alle indagini dei Carabinieri della compagnia di Breno e del nucleo investigativo di Brescia, coordinati dal procuratore Lorenza Ghibaudo, l'omicidio sarebbe sarebbe stato commesso da Fontana a fine gennaio nella casa di Maltesi. Durante l'interrogatorio il 43enne, poi sottoposto a fermo di indiziato di delitto, non ha spiegato i motivi del gesto dicendo di aver agito d'impulso. I due in passato avevano avuto una relazione sentimentale. Dopo la rottura, pero', Fontana e Maltesi sarebbero rimasti in buoni rapporti.

Chi è Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie, la donna fatta a pezzi

Era gia' morta da circa un mese Carol Maltesi, la donna uccisa, fatta a pezzi e gettata in Val Camonica, quando suo figlio ha compiuto sei anni lo scorso fine febbraio. La giovane, ventisei anni, meta' italiana e meta' olandese, era cresciuta nel Varesotto, tra Sesto Calende e Busto Arsizio prima di trasferirsi a Rescaldina, nel Legnanese. Ed e' nel comune dell'Alto Milanese dove ha conosciuto Davide Fontana, il dipendente bancario che a fine gennaio l'ha uccisa nella sua abitazione. Con quell'uomo, che non e' il padre di suo figlio, avrebbe avuto una relazione sentimentale. Una storia - almeno stando al racconto del 43enne - che sarebbe terminata senza strascichi lasciando in buoni rapporti Carol e quello che sara' il suo omicida.

Nel 2016, a soli vent'anni, aveva avuto un bimbo e per mantenersi, dopo il diploma in fashion design, aveva iniziato a lavorare come commessa in un negozio di abbigliamento e accessori in provincia di Milano. Durante il lockdown, si era avvicinata al mondo dell'hard. Prima con dei video amatoriali erotici a pagamento sulla piattaforma social OnlyFans, e poi sui set del porno professionale e sui palchi dei night club. L'ultimo spettacolo Charlotte Angie, questo il suo nome d'arte, lo avrebbe avuto l'11 marzo quando era stata invitata a Milano al Luxy Erotic Festival, una tre giorni al Luxy club di corso Buenos Aires. La sua altra grande passione erano i viaggi. Prima della pandemia - come raccontano le foto postate sul suo profilo Facebook - Carol era stata negli Stati Uniti e in Messico. Poi l'estate di tre anni fa era volata fino in Sud America per vedere i Moai, le gigantesche statue sull'Isola di Pasqua.

Donna fatta a pezzi, omicida al telefono al suo posto: "Sto bene"

"Ah ho capito mi hanno gia' detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente". Cosi' l'assassino di Carol Maltesi rispondeva utilizzando il telefono della vittima a un giornalista di Bsnews.it che voleva accertarsi che non fosse lei la donna uccisa, fatta a pezzi e gettata in una scarpata a Paline di Borno (Brescia). La conversazione su Whatsapp e' stata pubblicata integralmente dalla testata online locale a cui era arrivata la segnalazione sulla possibile identita' della vittima in base ai tatuaggi trovati sul suo corpo durante l'autopsia e comunicati poi dagli inquirenti. Uno scambio che si interrompe quando il giornalista chiede: "Se non vuoi parlare al tel.. mi mandi un audio di 3 secondi? Solo per verificare che non sia qualcun'altra che risponde.. e chiudere il caso". 

Donna uccisa e fatta a pezzi, l'assassino: "Ho scelto Borno, ci feci vacanze"

Ha scelto Borno, in provincia di Brescia, per disfarsi del cadavere di Carol Maltesi perche' nel paese del Val Camonica aveva trascorso in passato dei periodi di vacanza. E' quanto ha detto - da quanto appreso - Davide Fontana, il 43enne reo confesso dell'omicidio della giovane durante l'interrogatorio con i carabinieri di Brescia e il pm Lorenza Ghibaudo. Dopo aver ucciso a fine gennaio a Rescaldina (Milano) la ventiseienne, Fontana avrebbe fatto a pezzi il cadavere e lo avrebbe conservato in frigorifero. Solo una decina di giorni fa, il 43enne ha deciso, dopo un paio di mesi dall'assassinio, ha scelto di raggiungere con l'auto della vittima la localita' bresciana dove ha gettato il corpo nascosto in quattro sacchi di plastica nera nel scarpata lungo la strada provinciale 'Malegno-Borno' in un tratto che attraversa la frazione di Paline.

 

 

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