Draghi: "Expo? Non credo ai complotti. Momento critico, serve uno Stato Ue"

Le parole dell'ex premier sul panorama dell'Unione Europea durante la presentazione del nuovo libro di Aldo Cazzullo "Quando eravamo i padroni del mondo"

di Redazione Mediatech
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Ue, Draghi: "Momento critico, ci tengono uniti i valori fondanti"

"E' un momento critico" per l'Europa "ed è sperabile che ci tengano uniti quei valori fondanti dell'Unione europea che ci hanno accompagnato fino a qui". Così Mario Draghi, alla presentazione del libro di Aldo Cazzullo 'Quando eravamo i padroni del mondo' in corso alla chiesa di Sant'Ignazio di Loyola.

"Bisogna capire che le sfide che abbiamo" davanti "sono sovranazionali. Il clima, per esempio, è una cosa di tutti" e per quanto riguarda la difesa "voglio ricordare che noi spendiamo come Europa da 3 a 5 volte di più di quello che spende la Russia, siamo il secondo investitore mondiale della Difesa dopo gli Stati Uniti. Si tratta" non tanto di aumentare le spese ma "di coordinar meglio il modo in cui spendiamo". Per Draghi questo "è un momento particolare", "c'è paralisi decisionale, una situazione d'attesa" legata alle guerre, "un allargamento ai Balcani da compiere".

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Expo 2023, Draghi: "Non credo ai complotti"

La mancata vittoria di Roma a Expo 2023? "Non so perche' abbiamo avuto solo 17 voti, ma una cosa che mi e' venuta in mente subito e che noi abbiamo già avuto un'Expo pochi anni fa a Milano, quindi forse questo ha influito", ha spiegato l'ex premier. "Non credo", continua, "ci sia un complotto come ho sentito dire. Non conosco l'intera storia. Si parla già di complotti, c’è tutto il mondo che vuole questa Expo e noi l'abbiamo appena avuta".

Draghi: "L'Europa deve fare di più"

"L'Europa dovrà fare qualcosa di più, anzi molto di più" nel conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas, "anziché' mettere solo denaro", ha spiegato Draghi. "Necessariamente", continua, "ci sarà un coinvolgimento maggiore dell'Europa, non credo militare, da quel punto di vista è poco credibile, ma ci sarà una grande richiesta di una presenza umanitaria ma l'Europa dovrà farlo da più vicino", ha osservato.

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Ue, Draghi: "Occorre nuovo modello di crescita"

"Il modello di crescita europea si è dissolto, non possiamo far più conto sui pilastri di prima, occorre inventarsi un nuovo modello di crescita, ma occorre prima diventare Stato", ha spiegato Mario Draghi. "In teoria abbiamo un mercato europeo unico, ma in pratica no", dice l'ex premier.

"Noi - ha osservato - abbiamo fatto un errore colossale negli anni Novanta, non modificando le regole europee dopo l'allargamento dell'Unione, chiaramente le cose non funzionano. Anche la regolamentazione del mercato unico è frammentata, le cose sono diverse da Paese a paese".