Fosse Ardeatine, bufera su Meloni: "335 innocenti massacrati perchè italiani"

Mattarella ha reso omaggio alle vittime nel giorno del 79esimo anniversario dell'eccidio. Le opposizioni insorgono: "Uccisi perchè antifascisti"

di redazione politica
Giorgia Meloni
Politica

Fosse Ardeatine, Meloni: '335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani'. Anpi e opposizioni contro la premier

Nel giorno del 79esimo anniversario dalla strage, la premier Giorgia Meloni ha dedicato alle vittime delle Fosse Ardeatine un messaggio che ha subito innescato la polimica. Precisamente le parole di Meloni affidate a una nota stampa, il ricordo "335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani". Una frase che le opposizioni, Pd e Alleanza Verdi Sinistra in particolare, contestano. Secondo esponenti dei due partiti, infatti, i 355 sterminati dalla follia nazista nelle cave furono massacrati non solo perché italiani ma anche "partigiani, politici, ebrei, antifascisti", che la premier non cita nel messaggio.

Inoltre questa mattina (24 marzo) il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal ministro della Difesa Guido Crosetto, ha reso omaggio alle vittime nel giorno del 79esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Sul palco, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vice presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

Meloni, il messaggio per il 79esimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine

Le parole di Meloni: "Oggi l’Italia onora le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani".

La premier continua: "Spetta a tutti noi - Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell’informazione - ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno".

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Meloni, scoppia la polemica: "Riesce a scrivere 'antifascisti'?"

Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati, in tweet scrive: "335 martiri in una cava poco lontano dalle case. Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia. La notte più buia della violenza nazifascista. Mai più".

Mentre il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, twitta: "No presidente Meloni: 335 persone - non furono trucidate dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine solo perché erano italiani. Perché erano italiani e antifascisti, ebrei, partigiani. Un giorno o l’altro riuscirà a scrivere quella parola? Antifascista".

Meloni, l'Anpi commenta con una nota l'intervento della premier

Anpi in una nota commenta le affermazioni di Meloni: "La Presidente del Consiglio ha affermato che i 335 martiri delle Fosse Ardeatine sono stati uccisi 'solo perché italiani'. È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei".

La nota continua: "È doveroso aggiungere che la lista di una parte di coloro che, come ha affermato Giorgia Meloni, sono stati 'barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste', è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell'Interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti."

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Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Elena Mazzoni, segretaria federazione di Roma, aggiungono: "Anche oggi Giorgia Meloni non è riuscita a condannare il nazifascismo. Non le riesce proprio. Nel 79esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine facciamo presente al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che definirla meramente come una strage 'di italiani' è un modo per distorcere la memoria storica. Le vittime dell'eccidio furono selezionate tra ebrei, comunisti e antifascisti a cui furono aggiunti dei detenuti comuni nella confusione di quel momento storico".

"A fornire ai tedeschi i nominativi fu il questore della Repubblica Sociale di Salò Pietro Caruso, cioè l'incarnazione del fascismo nella capitale - continuano Acerbo e Mazzoni - Dopo la liberazione della capitale Caruso fu condannato e giustiziato. La Repubblica di Salò al nord lo celebrò come innocente martire fascista: 'Caruso è stato condannato per la sua fede e la sua qualità di fascista'. I fascisti, compreso il loro fucilatore di italiani Giorgio Almirante, erano schierati dalla parte di Hitler e delle truppe di occupazione tedesche contro i patrioti partigiani che combattevano per liberare l'Italia dalla barbarie e dalla dittatura".

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