Italia-Albania, negata ai migranti ogni garanzia. La Camera approva l'accordo

Niente organizzazioni internazionali nei centri e neppure una relazione semestrale in Parlamento. Nessuna certezza che vi saranno portati solo i non vulnerabili

di redazione politica
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Giorgia Meloni e i migranti
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Patto Italia-Albania, le opposizioni insorgono: "Ci saranno una pioggia di ricorsi, diritti negati"

La Camera ha approvato l'accordo tra Italia e Albania sui migranti. Ma nel testo votato c'è stata un'ulteriore sforbiciata ai diritti minimi di queste persone che verranno portate in quei centri. Niente organizzazioni non governative coinvolte, niente relazione al parlamento ogni sei mesi e nessuna garanzia - si legge su Repubblica - sul fatto, per altro previsto dalla legge, che al di là dell’Adriatico verranno portati solo migranti non vulnerabili: dunque no minori, no donne, no persone che arrivano dai lager libici e dunque vittime di torture, abusi e violenze di ogni genere. Un dettaglio non da poco questo che, per altro, era stato garantito dal sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Cirielli che solo pochi giorni fa, audito alle commissioni Affari istituzionali ed esteri della Camera, aveva risposto per iscritto a quattro interrogativi posti dalle opposizioni precisando che solo i non vulnerabili sarebbero stati portati nei centri.

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Un testo, quello approvato dalla Camera, che – secondo le opposizioni – è foriero di una pioggia di ricorsi se non di conseguenze penali per il governo per la conclamata violazione delle leggi italiane. “ Nei prossimi mesi, mentre vi starete scattando la photo opportunity prima delle elezioni europee per rivendicare qualcosa che ancora non esiste, questi problemi cominceranno a sorgere – dice Riccardo Magi, segretario di +Europa – A questo punto, la responsabilità e anche le responsabilità penali per le ingiuste detenzioni ricadranno tutte su di voi". Molto critico anche il Pd che con Laura Boldrini dice: "Questo accordo viola i diritti e costa una fortuna".