Lega, Salvini: "Noi con Giorgia Meloni non c'entriamo". Decisa rottura con Fdi

Il leader del Carroccio cerca nuovi spazi tra moderati e liberali. Giorgetti: "Dal governo sarà più facile evitare il blitz sul sistema proporzionale"

Politica
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Lega, governatori: "Noi quelli delle autonomie, non siamo la destra"

L'elezione del presidente della Repubblica ha provocato uno scossone nel centrodestra. Tra Lega e Fratelli d'Italia ormai è rottura. Matteo Salvini lo ha detto ha chiare lettere durante il Consiglio federale di ieri. "Noi con Giorgia Meloni non c’entriamo". Il tono del segretario leghista - si legge sul Corriere della Sera - non è bellicoso, non è una sfida. Ma la «nuova fase» della Lega prevede anche una sorta di tagliando all’identità della Lega. "Noi siamo quelli delle autonomie, non la destra" ricordano i governatori. Ma la sfida di Salvini, secondo un fedelissimo, è anche per loro: "Da questo momento - dice uno dei presenti — non può più passare il concetto di un Matteo che decide da solo con altri che storcono la bocca dietro le quinte. È l’ora dell’assunzione di responsabilità per tutti, governatori e dirigenti".

Chi non è convinto - prosegue il Corriere - è l’economista Alberto Bagnai: "Ma siete proprio sicuri che i voti li troveremo al centro?". Il tema è delicato anche perché proprio ieri un sondaggio Swg ha dato la Lega in calo al 17,5% delle intenzioni di voto. Una soglia psicologica delicata, dato che nel 2018 il partito aveva preso - a sorpresa - il 17,4%. Il ministro Giancarlo Giorgetti solleva il problema della legge elettorale: "Dovremo vigilare perché non tentino il blitz per un sistema proporzionale. Ma dal governo, evitarlo sarà più facile".

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