Roma, caso Cucchi: 3 carabinieri a rischio processo per falso e depistaggio

La Procura di Roma ha chiuso le indagini su alcuni falsi relativi alle indagini e al successivo processo Cucchi Ter. Linea dura del Pm Musarò

Roma

La Procura di Roma ha chiuso le indagini su alcuni falsi relativi alle indagini e al successivo processo Cucchi Ter che vedeva imputati appartenenti dell'Arma accusati di aver depistato le indagini sulla morte del geometra romano deceduto nel 2009.

Per questo tre carabinieri rischiano di finire a processo per le accuse, a seconda delle posizioni, di falso e depistaggio.

Chi sono i carabinieri indagati

Si tratta di Maurizio Bertolino, all'epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, all'epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma e del collega di quest'ultimo Giuseppe Perri, all'epoca dei fatti maresciallo.

Linea dura del Pm Musarò

In particolare secondo il pm Giovanni Musarò, gli indagati avrebbero ‘’ostacolato’’ e ‘’sviato’’ le indagini con diverse dichiarazioni false, anche durante il procedimento. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 dicembre. Parti offese sono il ministero della Giustizia, il padre e la sorella di Cucchi, Ilaria, oltre ad agenti della Polizia Penitenziaria e al carabiniere Riccardo Casamassima, che con le sue dichiarazioni aveva contribuito alla riapertura dell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi.

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