Roma, Resort Regina Coeli: hotel 5 stelle e 100 loft al posto del carcere

“Chiudere l'antico carcere dal Centro di Roma”, il Pd si mobilità e c'è chi progetta la rigenerazione. Speculazione senza precedenti

Il carcere di Roma di Regina Coeli
Roma

Quattro edifici rettangolari a cinque piani, uno di quali con vista mozzafiato sul lungotevere Gianicolense e un super edificio centrale a forma di croce ai piedi del Gianicolo. Qui, dove prima c'era un convento del '600 e dal 1870 il carcere di Roma di Regina Coeli, dovrebbe sorgere una cittadella civile: un albergo a 5 stelle e oltre 100 appartamenti di pregio elevatissimo.

Dopo la proposta del Pd romano di chiudere l'antico carcere romano, spuntano fuori gli appetiti degli immobiliaristi romani che al grido di “rigenerazione urbana”, vorrebbero mettere a segno il colpo del secolo: trasformare gli almeno 150 mila metri cubi che complesso che fu un convento in una gigantesca residenza con almeno 100 mini appartamenti e un hotel resort da fare invidia a zone di pregio come piazza di Spagna.

La sortita del Pd romano non parla del futuro dell'immobile

E la sortita del Pd romano di “Governo” , seppur ispirata dal sano principio di chiudere una struttura sovraffollata e strutturalmente inadeguata, appare ai più come l'inizio di un processo che dovrebbe portare alla vendita del carcere. Non a caso l'iniziativa pubblica anticipata dagli esponenti del partito di costruire le condizioni per una cessione dell'immobile di proprietà del Ministero per la Giustizia, sembra un salto in avanti per aprire le porte ad una “privatizzazione” del carcere ad uso immobiliare. Insomma, gli appetiti si affacciano su via della Lungara, come testimoniato dal fatto che il Pd discute sì di come avviare il processo per la chiusura del carcere ma si tiene ben lontano dal futuro di quel gigantesco immobile, che più di ogni altro a Roma si presterebbe ad un progetto di “rigenerazione in stile “Monopoli” con 4 case e un albergo. Solo che di case nelle VIII sezioni, le cui ristrutturazioni sono state spesso “congelate” dai vincoli dei Beni Culturali, ne nascerebbero molte di più di quelle del Monopoli.

 

Un fondo sovrano o un potere "fortissimo" di Roma

Chi ha posato gli occhi su Regina Coeli. I rumors parlano di un interessamento di u n fondo sovrano già presente in città e che vorrebbe ampliare la presenza con un investimento massiccio per realizzare appartamento di max 609 metri quadri e metterli sul mercato a prezzi esorbitanti, trasformando così i vincoli storici in un plus che farebbe schizzare il prezzo per metro quadrio di un isolato di 3 piani con vista sulla storia antica e meno di Roma. Un unicum da far invidia al mondo. Ma c'è invece chi sostiene che si tratti di “cosa romana”, un vecchio progetto ambiziosissimo che coronerebbe una vita con le mani sempre in pasta nelle cose della città eterna. Più che un potere “forte”, un potere fortissimo. Quasi invincibile. E la strada è aperta, tracciata sulle ceneri di convento costruito nel 1600.

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