"David Bowie cremato in segreto a New York". Giallo sui funerali

Restano un mistero i funerali di Bowie, anche se dal Daily Mirror trapela l’indiscrezione secondo la quale il Duca Bianco sarebbe stato cremato in segreto a New York , addirittura senza nessuno dei suoi familiari o dei suoi amici presenti. Un omaggio alla sua volontà di «andarsene senza nessuna confusione». La stampa inglese aveva in precedenza ipotizzato che la cerimonia sarebbe stata celebrata sì a New York, ma alla presenza fra gli altri di Jagger e McCartney. Su questo, però, la famiglia di Bowie non ha mai dato conferme.

Ma intanto resta il giallo su molti aspetti della sua morte.

IL CANCRO - David Bowie ha tenuto nascosto il proprio cancro perfino a colleghi come Brian Eno: "Per me e' stata una sorpresa", ha detto, dopo aver spiegato di aver ricevuto una settimana fa una mail in cui l'amico gli scriveva: "Grazie per i nostri bei tempi, Brian, resteranno eterni". "Adesso -dice oggi Eno- comprendo che mi stava dando un addio". A rivelare che aveva un cancro al fegato e' stato Ivo Van Hove, il direttore teatrale belga con cui Bowie lavorava su Lazarus, il musical dell'artista britannico in scena da dicembre scorso. "Abbiamo lavorato insieme per piu' di un anno", ha raccontato alla radio pubblica olandese, "a un certo punto mi prese da parte e mi disse che era malato, e che non si sarebbe piu' fatto vedere in giro".

IL LUOGO DELLA MORTE - Se la reticenza sulla natura della sua malattia potrebbe avere a che fare con l'esigenza di tutelare la privacy della rockstar, non si comprende, pero', perche' nessuna fonte ufficiale abbia indicato con precisione la citta' in cui Bowie e' morto. Nelle prime ore, i media britannici davano per certo che era spirato a New York, dove da tempo abitava, mentre proprio un quotidiano americano, il New York Post, scriveva: "E' morto a Londra, nella sua casa". A restare confusi sono stati per primi i suoi fan, molti dei quali si sono radunati davanti alle abitazioni di Bowie nelle tre citta' in cui aveva vissuto, Berlino, Londra, New York, magari volgendo uno sguardo al cielo, verso quello spazio che tanto lo aveva ispirato.

L'EREDITA' - Giallo anche sull'ammontare dell'eredità che Bowie avrebbe lasciato alla moglie Iman e ai loro due figli: si dice che possa ammontare a 230 milioni di euro, ma c'è chi sostiene che si possa trattare addirittura di 800 milioni. In ogni caso, a ora non si avrebbe notizia di un testamento.

L'EUTANASIA - Si infittiscono le voci secondo cui la dipartita del "Duca bianco" sia stata "assistita", ossia agevolata con l'eutanasia. Ad avvalorare l'ipotesi ci sarebbero anche alcune foto che l'artista si sarebbe fatto scattare appena tre giorni prima della morte e in cui Bowie appare sì magro ma non quel malato terminale che avrebbe dovuto essere appena 72 ore prima della scomparsa.

DISEGNO COMMERCIALE O SCONFITTA DELLA MORTE? - L'ultimo album di Bowie, Blackstar, è uscito solo pochi giorni fa, esattamente nel giorno del 69esimo compleanno del Duca Bianco del rock. Solo un caso oppure tutto quanto era stato pianificato? Il dubbio, più di uno, è lecito. Forse c'è dietro un disegno commerciale? Cioè davvero David Bowie avrebbe deciso (o qualcuno lo ha convinto a farlo) di morire per eutanasia e lo avrebbe fatto appositamente pochi giorni dopo l'uscita del suo ultimo album? Oppure tutto ciò significa solo che Bowie ha "sconfitto" la morte, decidendo come andarsene e quando. D'altra parte il video del suo ultimo singolo "Lazarus" preannunciava tutto. E' come se Bowie avesse voluto annunciare a tutti la sua morte ma allo stesso tempo, chiamando la canzone "Lazzaro", avesse voluto dire che lui, attraverso la sua musica era in grado di sconfiggerla. A poche ore dalla notizia della morte, è effetto Bowie nelle classifiche. Blackstar è al primo posto di iTunes, su Spotify boom di ascolti con, in cima, la canzone Heroes. Il suo ultimo album potrebbe essere il primo della sua lunga carriera a raggiungere la vetta della classifica americana. Il concerto previsto per 31 marzo alla Carnagie Hall si farà, e diventerà un tributo in memoria.