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Affari di Genio
Vuoi avere anche tu i poteri di Super Vicky, la bambina robot con un computer al posto del cervello?

Ti ricordi di Super Vicki, il robot con l’aspetto di una bambina protagonista di una serie televisiva negli anni ’80? Tra i tanti poteri di Vicki, quello che le invidiavo maggiormente era il “super apprendimento”. La robottina sfogliava in pochi secondi un elenco telefonico e lo memorizzava tutto! 

Ora, non è certo molto utile imparare a memoria un elenco telefonico ma è fondamentale diventare lettori esperti per non essere tagliati fuori dal mondo di oggi. 

Invece la tendenza, specialmente in Italia, va nella direzione opposta: un fenomeno estremamente allarmante, il cosiddetto “analfabetismo funzionale”, ossia l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana, che si traduce nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni a sua disposizione per orientarsi nella società di oggi.

Un analfabeta funzionale si distingue per le seguenti caratteristiche:

  • incapacità di comprendere adeguatamente testi o materiali informativi pensati per essere compresi dalla persona comune: articoli di giornale, contratti, regolamenti, bollette, corrispondenza bancaria, orari di mezzi pubblici, cartine stradali, dizionari, enciclopedie, foglietti illustrativi di farmaci, istruzioni di apparecchiature ecc;
  • scarsa abilità nell'eseguire semplici calcoli matematici, ad esempio riguardanti la contabilità personale o il tasso di sconto su un bene in vendita;
  • scarse competenze nell'utilizzo degli strumenti informatici (sistemi operativi, uso della rete, software di video-scrittura, fogli di calcolo, ecc.);
  • conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine;
  • tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi;
  • scarso senso critico, tendenza a credere ciecamente a tutto ciò che si legge o si sente, incapacità a distinguere le notizie vere da quelle false e a distinguere le fonti attendibili da quelle che non lo sono.

In Italia, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera (Paolo di Stefano, “Se sette italiani su dieci non capiscono la lingua”, 28.09.11), i dati Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)-Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies, “Indagine Internazionale sulle Competenze degli Adulti”) del 2016 mostrano come l'analfabetismo funzionale riguardi il 27,9% degli italiani tra i 16 e i 65 anni, ossia quasi uno su tre.

Il quadro, come puoi vedere, non è certo confortante. Perché allora te ne riparlo?

Mettiamola così: ti rendi conto di quanto potere abbiamo di cambiare le cose? Stiamo dicendo che, per esercitare appieno i nostri diritti come cittadini, del nostro Paese ma anche del mondo, dobbiamo imparare a leggere e scrivere bene (e far di conto...)!

Potenzialmente, siamo molto più in gamba di super Vicki perché possiamo imparare le informazioni che apprendiamo e capire come usarle nel modo più efficace, a seconda del contesto, cosa che invece lei non sapeva fare. Qualunque sia il nostro punto di partenza, abbiamo tutto quello che ci serve per riuscire! Come? In questo articolo ti parlo di come allenare la comprensione e l’elaborazione delle informazioni, con un esercizio utile a qualunque livello.

Spesso per migliorare bastano esercizi molto semplici, che la scuola ci ha insegnato, ma senza darci la percezione della loro importanza per la qualità della nostra vita in tutti gli ambiti, senza metterli in relazione con la nostra autorealizzazione, che è ciò di cui tutti abbiamo bisogno per essere felici, e quindi senza farci capire come usarli per alimentare la nostra motivazione intrinseca, quella spinta interiore a imparare, ad allargare la nostra zona di comfort. Hanno invece rinforzato la nostra motivazione estrinseca, facendoci focalizzare solo sui risultati esterni e spegnendo il desiderio naturale di apprendere per arricchire la nostra esperienza.

Vediamo ora alcuni di questi esercizi: probabilmente sentirai delle resistenze nel farli, ma impegnati a vederli in base a quanto valore portano nella tua vita, a quanto arricchiscono la tua esperienza in ogni ambito. 

COMPRENSIONE

La comprensione è sia orale (es. ascoltare una lezione, assistere a una video lezione) che scritta (es. leggere un testo di studio). Partiamo da quest’ultima.

Come abbiamo già detto, leggere non significa necessariamente capire. Funziona così: leggendo ci facciamo una prima rappresentazione del testo che comprende i contenuti principali e la struttura, poi integriamo le informazioni contenute nel brano con le nostre preconoscenze e infine ci costruiamo, più o meno consapevolmente, un modello mentale dell’intero testo.

Nel caso della prima rappresentazione del testo, se facciamo leggere a uno studente un brano senza titolo potrebbe riuscire a riassumerlo basandosi su alcuni indizi semantici (i significati delle parole) e sintattici (la disposizione delle parole nella frase), ma potrebbe faticare a comprendere l’argomento di cui si parla.

Se invece forniamo il titolo del brano al lettore attiva uno schema strutturato di conoscenze che gli permettono di colmare le lacune e la genericità del brano, cogliendone il significato, cioè formando un modello mentale.

Per crearsi un modello mentale di un testo, sono fondamentali alcune strategie di lettura: esplorazione, scorsa rapida, lettura analitica e lettura selettiva. 

Leggiamo per comprendere e comprendiamo per ricordare: se dopo pochi minuti ci dimenticassimo ciò che abbiamo letto, non avrebbe senso leggere.

L’attività che ci fa capire più chiaramente se abbiamo effettivamente capito e che ci aiuta a ricordare è il riassunto.

Eccoti quindi una prima serie di esercizi con cui potrai cimentarti.

Quindi leggi un brano narrativo come ad esempio una novella (o un brano preso da un’antologia scolastica). Va bene anche se guardi un servizio al telegiornale. Poi fai questi esercizi:

- trova tre diverse frasi che ne riassumano il contenuto,

- riassumi lo stesso brano a tre diversi destinatari: un tuo compagno, un bambino, uno dei tuoi genitori,

- fatti ripetere da loro quello che hanno capito.

In questo modo, ti accorgerai velocemente se tu stesso hai capito bene: se non hai capito, non sarai in grado di spiegare a qualcun altro. Comprenderai inoltre quanto sei capace di elaborare le informazioni a seconda degli scopi che ti sei posto. Se fai fatica a cambiare la tua esposizione a seconda del destinatario, ti puoi chiedere:

"Qual è il modo più semplice di spiegare questa informazione (bambino). Come posso spiegarla a chi ha le mie stesse preconoscenze (compagno)? Come posso spiegarla a chi ha presumibilmente più preconoscenze di me (adulto)."

Insomma, vuoi essere come Super Vicki? Come hai visto, non è così difficile. Devi capire come grazie alla lettura puoi aumentare le tue possibilità di vivere la vita che vuoi. E non serve imparare tutto a pappagallo come la simpatica robottina, anzi!

Bisogna comprendere le informazioni a seconda del contesto. Per verificare questo, devi anche imparare a elaborarle meglio di un computer.

Datti anche tu l’opportunità di vedere quanto basti poco, cambiare la “cornice” delle cose che facciamo, per ritrovare la voglia di imparare e capire che i limiti sono solo mentali! Se anche tu pensi che abbiamo il potere di cambiare questa condizione di impotenza e inadeguatezza di fronte alle sfide della società di oggi, di liberarsi dall’analfabetismo funzionale a qualunque livello, allora chiediti cosa sei disposto a fare. A volte un piccolo gesto, come aprire un libro, scatena una rivoluzione.

 

Massimo De Donno 
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni

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