Da Agnelli a Conte alla Goggia, cattivo esempio per i giovani - Affaritaliani.it

Lo sguardo libero

Da Agnelli a Conte alla Goggia, cattivo esempio per i giovani

Di Ernesto Vergani

La maleducazione si lasci a chi non ha meriti

Durante la partita Juventus-Inter pare che Antonio Conte abbia fatto il dito media ad Andrea Agnelli e detto al quarto uomo “Non ti c… sotto!” Per parte sua Agnelli avrebbe replicato: “Mettitelo nel c… il dito, cogl…”. L’opposto del linguaggio di qualunque luogo frequentato da signori, ai quali il ricorso parossistico e paradossale alla parolaccia non si addice ed è malvisto.

Tuttavia, la maleducazione è un po’ una tendenza. Si pensi al far linguacce o ai gesti imprevisti dei calciatori dopo il gol, comunque ormai accolti, in modo incomprensibile e rassegnato, come una – non - tradizione. Ciò che ha più ferito è però stata la campionessa di sci Sofia Goggia, che sul podio, dopo aver vinto la medaglia d’oro, ha fatto la linguaccia. Che bisogno c’è? Realizzi una cosa difficile, un’impresa, frutto di sacrificio e di merito, e fai la linguaccia? È un segno di debolezza. Indice di una società che crede nell’apparenza e non nell’applicazione, che sia sportiva o professionale o di studio. I gestacci si lascino ai partecipanti a quegli spettacoli televisivi, dove la gente parla a vanvera e non può fare o dire altro perché non sa nulla.  Quando l’arte è una questione meramente tecnica, di regole apprese e applicate.  Del resto, ci sono giornalisti che urlano in tv o trasmissioni giornalistiche in cui l’intervento del comico non è chiaramente separato da quello del politico (basterebbe la scritta “L’angolo del comico”). Insomma… la prova che confusione e maleducazione vanno a braccetto.

Il male più grande - con una certa componente di immoralità - è il cattivo esempio che tutto ciò rappresenta per i giovani. Gli unici di questi che ne escono immuni sono quelli che hanno famiglie per bene o fortunate alle spalle. In definitiva… una società sempre più classista. Si sta tornando indietro. Il contrario del progresso.