Cinefestival
A Venezia è primavera per il corto

A VENEZIA È PRIMAVERA PER IL CORTO:
AL VIA IL CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL 6
GLI AUTORI DEL CONCORSO INTERNAZIONALE GUARDANO AI DIRITTI CIVILI:
COME IL TEDESCO PATRICK VOLLRATH (CON ALLES WIRD GUT - EVERYTHING WILL BE OK, CANDIDATO AGLI OSCAR PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO) E LE REGISTE, CHE HANNO DIRETTO QUASI LA METÀ DEI FILM IN GARA
I corti di Robert Altman, per il decennale della sua scomparsa
Il manifesto firmato da Igort - La masterclass di Bill Plymton
Con Reality di Steven Lippman l’omaggio a David Bowie
La giuria: Giannalberto Bendazzi, Girish Kasaravalli, Takashi Shimizu
Disponibile online il catalogo 2016 in versione ebook e pdf
Nella giornata d’apertura, i corti In Concorso (tre su cinque diretti da donne), accompagnati da tanti Programmi Speciali: la webserie britannica di successo Sos-Save Our Skins, i lavori del collettivo italiano John Snellinberg Film, la scoperta del popolo Garo attraverso Il suo cinema, l'anteprima del corto realizzato dagli studenti del corso di cinema digitale di Ca' Foscari, la raccolta di video Zapping the Web
Parte la sesta edizione del Ca' Foscari Short Film Festival che si svolgerà dal 16 al 19 marzo all'Auditorium Santa Margherita, nel cuore del centro storico di Venezia.
Il Festival, pensato dai giovani per i giovani, è diretto da Roberta Novielli e vede coinvolti oltre duecento studenti volontari impegnati in tutte le fasi della sua realizzazione. Il manifesto del 2016 è firmato per il terzo anno consecutivo dal grande fumettista italiano Igort. I 30 cortometraggi del Concorso internazionale provengono da 27 paesi e da 28 scuole di cinema differenti. Emergono tematiche forti come la difesa dei diritti civili e la necessità di proteggere i propri cari, sono presenti racconti di formazione e di disagio adolescenziale, così come storie di violenza e abusi quotidiani. In gara anche quattro documentari e tre corti d'animazione. Ad assegnare i premi sarà una giuria internazionale composta da Giannalberto Bendazzi, una delle massime autorità mondiali nel campo del cinema d'animazione, dal regista giapponese Takashi Shimizu, uno dei padri del J-Horror, e dal regista Girish Kasaravalli, grande teorico del cinema indiano nonché uno dei fondatori del Parallel Cinema degli anni '70. I tre giurati saranno inoltre protagonisti di un programma speciale a loro dedicato. Accompagna il Concorso una serie di programmi speciali, workshop e masterclass di grande interesse. Ospite d'eccezione è l'animatore americano Bill Plympton, protagonista di una masterclass di due ore. Tra i programmi speciali spiccano anche due omaggi, uno a Robert Altman in occasione dei dieci anni dalla scomparsa, con la proiezione di tre cortometraggi, e quello a David Bowie grazie al documentario artistico Reality di Steven Lippman. Un occhio di riguardo va alle nuove frontiere della medialità, con due webserie che stanno riscuotendo un grande successo internazionale: la britannica SOS – Save Our Skin, commedia horror-apocalittica dallo humor tipicamente British, e la svizzera Arthur, su un serial killer che cerca la normalità e che sarà proiettata integralmente. Viene dall'Italia invece la John Snellinberg Film che con ironia tutta toscana rielabora vari generi e di cui saranno proposti alcuni videoclip musicali e due cortometraggi. Per il focus sulle cinematografie estere, quest'anno lo Short si sofferma su quella slovena, presentando tre lavori della più importante scuola di cinema del paese, la AGRFT di Lubiana, e su quella Garo, minoranza linguistica dell'India, della quale saranno proposti un documentario e un corto. E ancora la presentazione di sei lavori della migliore video-arte italiana nel focus Lo sguardo sospeso, le prime sperimentazioni sul sonoro della storia del cinema in Muto? No, grazie!, i due appuntamenti con il workshop Anymation sulle regie “doppie” nel mondo del cinema d'animazione, i quattro cortometraggi di Promofest, piattaforma spagnola che promuove giovani registi in tutto il mondo, il lavoro realizzato dagli studenti del Corso di cinema digitale di Ca' Foscari, una selezione di cinque cortometraggi dal Videoconcorso Pasinetti e infine la raccolta di video divertenti dalla rete di Zapping the Web. Ad affiancare il Concorso internazionale ci sarà il consueto concorso dedicato agli studenti delle scuole del Veneto e due concorsi collaterali: Short&Sostenibilità e il Premio “Olga Brunner Levi”. Arricchiscono questa vasta proposta il Video-oke!, divertente variante del karaoke applicata al cinema, e “Fotogrammi”, la mostra del pittore Lanfranco Lanza che sarà esposta all'Auditorium. Protagonisti degli spettacoli della serata finale: l'artista e danzatrice italiana Roberta Pennisi e l'artista marziale cinese Xu Baolong.
Per approfondire queste, e tutte le altre informazioni riguardanti lo Short 2016, da oggi è online il catalogo ufficiale della sesta edizione, disponibile in versione bilingue italiano/inglese e scaricabile in un doppio formato. La versione PDF contiene una grande quantità di contenuti multimediali con clip video dei cortometraggi presentati e gallerie di splendide immagini da sfogliare. La versione EPUB, più snella, permetterà invece di consultare facilmente il catalogo da tutti i dispositivi mobili, siano essi ebook reader, tablet o smartphone.
Il programma del 16 marzo, si inaugura alle 14,00 con la proiezione del cortometraggio realizzato dai 26 studenti del Corso di cinema digitale organizzato a Ca' Foscari dagli stessi coordinatori dello Short che, insieme a un team di professionisti, hanno guidato i ragazzi in tutte le fasi della sua realizzazione. L'opera omaggia Michelangelo Antonioni nel titolo – L'avventura – ed è un adattamento del racconto breve di Italo Calvino L'avventura di due sposi. Alle 14.30 si andrà alla scoperta del cinema in lingua garo, con il programma speciale Nella dimora delle nubi a cura di Cecilia Cossio, durante il quale sarà presentato il documentario etnografico Wangala: A Garo Festival di Bappa Ray, accompagnato da una breve presentazione del cortometraggio Rong’ Kuchak – Echoes di Dominic Megam Sangma che proprio lo scorso anno vinse allo Short la menzione speciale Volumina. Si prosegue alle 15.30 con l'atteso tributo a Robert Altman nel decennale della sua scomparsa, a cura di Michele Fadda. Per ricordare il grande regista americano, lo Short ha riunito prestigiose istituzioni come la UCLA, il Wisconsin Center for Film and Theater Research e l'Altman Estate, per offrire al suo pubblico due gioielli della filmografia “corta” del regista premio Oscar: i dissacranti The Perfect Crime (1955) e Pot au feu (1965), oltre al video musicale di Girl Talk (1966), realizzato per Bobby Troup. Si torna al presente invece alle 16.30 con quella che è stata nominata “Webserie europea dell'anno” nel 2015, ovvero SOS - Save Our Skins - ideata e scritta dagli inglesi Chris Hayward e Nat Saunders per la regia di Kent Sobey – un divertente racconto horror post-apocalittico sulla scia delle parodie britanniche inaugurate dai film di Simon Pegg e Nick Frost. Lo Short proporrà in anteprima nazionale un episodio di oltre 20 minuti che condensa l'acclamata serie, poi divenuta anche un lungometraggio. Alle 17.00 sarà la volta del mini-programma speciale Zapping the Web, a cura di Davide Giurlando; una raccolta di filmati divertenti scovati in rete, per riprodurre sul grande schermo quel flusso costante di video e notizie buffe che inondano quotidianamente le bacheche dei nostri social network. Alle 17.30 si inaugura ufficialmente la sesta edizione del Festival con la cerimonia d'apertura che vedrà salire sul palco a salutare il pubblico il Rettore dell’Università Ca’ Foscari, Prof. Michele Bugliesi, il prorettore alle attività culturali di Ca' Foscari, prof. Flavio Gregori e l'anima dello Short, la direttrice artistica e organizzativa Roberta Novielli. Alle 18.00 si svolgerà l'incontro con il collettivo italiano John Snellinberg Film, un gruppo che si diverte a rielaborare i generi con ironia tutta toscana. Nel programma speciale curato da Michele Faggi saranno presentati cinque videoclip realizzati per diversi musicisti e due cortometraggi: il fantahorror apocalittico The day before the day after e il “film di natale per famiglie” Il racconto di natale di John Snellinberg.
La prima giornata di questa sesta edizione di Festival si conclude con la presentazione – a partire dalle 20.00 – dei primi cinque cortometraggi tra i 30 in gara nel Concorso Internazionale, definito quest'anno come quello di livello qualitativamente più alto nella storia dello Short, come testimonia la presenza, tra gli altri, di Everything Will Be Ok del tedesco Patrick Vollrath, candidato agli Oscar per il miglior cortometraggio. Il Festival è oramai diventato una delle principali vetrine italiane per tutti quei giovani registi che frequentano o si sono appena laureati nelle più prestigiose scuole di cinema e università del mondo e quest'anno si distingue anche per una varietà geografica senza precedenti con ben 27 nazionalità differenti, ben rappresentate dai cinque corti che saranno presentati domani. Si comincia con Parrot Away, divertente animazione del danese Mads Weidner, con un pappagallo alla disperata ricerca del suo pirata ideale. One In della giovane Vasha Narace, regista originaria della Repubblica di Trinidad e Tobago iscritta alla New York Film Academy, invece, è una storia di segreti familiari che si svolge nel giorno del sedicesimo compleanno della protagonista. Con Multifrenia, Martyna Majewska porta in gara il primo corto polacco nella storia del Festival, con l'ambizione di attualizzare e rielaborare un'opera colossale come “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust. Quest'anno molti registi del concorso guardano ai diritti civili e tra questi va sicuramente annoverato il tedesco Paul Meschuh che con Nabilah ricostruisce realisticamente la guerra in Afghanistan, mettendo in scena una storia di incomprensioni culturali tra un militare e gli abitanti di un villaggio. Infine, Ballad of Laila Leela della regista originaria del Bangladesh Lubna Sharmin, studentessa dell’indiana Satyajit Ray Film and Television Institute, è un'opera dall'ampio respiro storico che ripercorre la vita di una donna a partire dai primi del Novecento, attraversando importanti cambiamenti personali e culturali. Ben tre dei cinque corti presentati domani sono diretti da registe, un dato che non deve sorprendere visto che quest'anno le donne rappresentano quasi il 50% dei partecipanti al Concorso, toccando quota 12, un altro record per lo Short.
Incomprensioni culturali sullo sfondo della guerra in Afghanistan (Nabilah) traumi tra le mura domestiche (One In) e cambiamenti culturali nell'India di inizio Novecento (Ballad of Laila Leelar): tematiche “forti” nei primi Corti in Concorso
Tra i programmi speciali: l'omaggio ad Altman e l'ironia toscana nei lavori della John Snellinberg Film
E ancora: la webserie britannica SOS – Save Our Skins, lo speciale sul cinema garo, il corto degli studenti del Corso di cinema digitale e Zapping the Web
La sesta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival si è aperta all'Auditorium Santa Margherita alle 14.00 con la proiezione del cortometraggio L'avventura, ispirato al racconto neorealista di Italo Calvino ‘L’Avventura di due sposi’. Realizzato dagli allievi cafoscarini del Corso di Cinema Digitale nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, la Ca’ Foscari Challenge School e il festival stesso. Young Filmmakers at Ca’Foscari rappresenta il risultato finale del ciclo di lezioni che ha permesso a 26 studenti di avvicinarsi al mondo del cinema grazie al contributo del coordinatore Luca Pili e di molti professionisti dell’industria cinematografica. Grande emozione per gli studenti che hanno visto il proprio lavoro proiettato nell’Auditorium, alcuni speranzosi di poter continuare la propria strada come videomaker. Alle 14:30 si è svolto il programma speciale Nella dimora delle nubi: i Garo del Meghalaya, dedicato alla popolazione indiana dei Garo, durante il quale la curatrice Cecilia Cossio ha presentato un trailer esteso del cortometraggio Rong' Kuchak del regista Dominic Megam Sagma e il documentario Wangala: A Garo Festival di Bappa Ray. Il cortometraggio si concentra sulla progressiva perdita della cultura e della lingua nelle nuove generazioni della popolazione dei Garo. Wangala, girato in remoti villaggi e realizzato nel 1992, fornisce invece una prospettiva sulla festa più importante dei Garo – una popolazione che vive tra l'Ovest dell'India e il Bangladesh con una lunga tradizione culturale - e ci fa comprendere come le tradizioni legate ad essa si stiano via via perdendo. Entrambi i registi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti per questi due lavori: Rong' Kuchak si è aggiudicato infatti la menzione speciale Volumina del Concorso Internazionale per il miglior contributo al cinema come arte al Ca' Foscari Short Film Festival del 2015; mentre Wangala: A Garo Festival ha vinto il premio nazionale in India per il “Miglior Film Antropologico/Etnografico” nel 1993.
A seguire, il programma speciale dedicato a Robert Altman. Sul palco è salito il curatore Michele Fadda che, grazie alla collaborazione con UCLA, Altman Estate e Wisconsin Center for Film an Theater Research, ha presentato le opere del famoso regista americano. Per ricordare i 10 anni dalla sua scomparsa, sono stati proposti tre corti di Altman: il video dedicato alla sicurezza stradale The Perfect Crime del 1955, il corto satirico Pot au feu del 1966 e il video musicale Girl Talk di Boby Troup. Particolare attenzione è stata poi dedicata al programma speciale sulla John Snellinberg Film, che ha visto salire sul palco, oltre al curatore Michele Faggi, anche alcuni membri del collettivo: Lorenzo Orlandini, Luca Taiti e Patrizio Gioffredi. I cinque videoclip e i due cortometraggi presentati rivisitano i generi filmici in ottica ironica e lasciano un'immagine indelebile della provincia toscana, senza mai uscire dalla Val di Bisenzio (Prato). Produzioni che, seppur a basso budget e lontane dagli epicentri produttivi dominanti, risaltano per la loro ironia e vitalità. E' stata poi presentata la webserie britannica SOS – Save Our Skins. In Auditorium sono stati proiettati quattro episodi della serie che, tramite il noto humor britannico e i dialoghi brillanti, mettono in scena con ironia un mondo invaso dall'apocalisse zombie. I protagonisti, Ben e Stephen (interpretati dagli stessi creatori della serie, Chris Hayward e Nat Saunders) e i loro compagni di avventura fanno di tutto per salvarsi. La serie ha riscosso un grande successo internazionale venendo incoronata anche “Webserie dell'anno” nel 2015. Si è svolto alle 17.00 invece il programma speciale Zapping the Web, curato da Davide Giurlando. Una carrellata di video brevi, provenienti dal "world wide web", hanno mostrato al pubblico la parte divertente e irriverente di ciò che è diventato un fenomeno mondiale, quello dei social network e della condivisione di dati multimediali. La caratteristica comune a questo genere di video è quella di stupire, far divertire e colpire lo spettatore nel minor tempo possibile. I video proiettati, della durata di soli pochi secondi o una manciata di minuti, sono stati realizzati utilizzando Vine, un'applicazione per cellulare, oppure presi da YouTube. Alcuni dei nomi che sono apparsi sullo schermo sono stati il noto viner Zach King, la coppia di comici youtubers Rhett & Link, e il videogamer svedese PewDiePie. Inutile dirlo, trenta minuti di risate, che hanno lasciato il pubblico col sorriso e con la consapevolezza di essere parte di una rivoluzione tecnologica.
A conclusione della prima giornata del Ca’ Foscari Short Film Festival 6, la proiezione dei primi cinque cortometraggi del Concorso Internazionale a cominciare da Parrot Away (Danimarca, 2015, 5') del regista danese Mads Weidner. Un cortometraggio d'animazione con al centro la storia di un pappagallo, Pierre, il cui sogno è essere scelto da uno dei tanti affascinanti pirati che giungono ogni giorno nel negozio di pappagalli dell'isola. Quando finalmente un pirata lo sceglierà inizieranno le sue inaspettate avventure. One In (USA/Rep. Trinidad e Tobago, 2015, 15') è invece il primo cortometraggio della regista Vasha Narace originaria della Repubblica di Trinidad e Tobago, nonché suo lavoro di tesi per la New York Film Academy. Kassie, la protagonista del corto, compie oggi 16 anni e l'unico regalo che chiede ai genitori è un lucchetto per la sua camera. Ignorando la sua richiesta, i genitori dimostrano di non rendersi conto che il pericolo si cela spesso tra le mura di casa. Nabilah (Germania/Austria, 2015, 22') è stato il terzo cortometraggio proiettato, alla presenza del regista austriaco Paul Meschùh. Sullo sfondo della guerra in Afghanistan si svolge un dramma sulle imcomprensioni culturali nella vicenda di Nabilah, portata dai soldati tedeschi alla loro base militare per salvarle la vita, non sapendo che gli abitanti del suo villaggio non dovevano venire a conoscenza del fatto che la ragazza era entrata in contatto con uno straniero. Martyna Majewska della University of Silesia (Polonia, 2015, 25’) ha presentato Multifrenia, un cortometraggio basato sull'opera di Marcel Proust, “Alla ricerca del tempo perduto”. Un uomo di nome Marcel, sulla scena sempre circondato da donne, parla di sé e della propria patologia: la multifrenia, che lo costringe a non poter avere un controllo completo delle proprie emozioni. Laila Leelar katha (Ballad of Laila Leela) di Lubna Sharmin (Satyajit Ray Film and Television Institute, India/Bangladesh, 2015, 27’48”) è invece ambientato nel turbolento periodo della Partizione del Bengala. Il film racconta la storia di una giovane ragazza indiana di nome Leela, attraverso un lunghissimo flashback che traccia il suo percorso di cambiamento e di crescita che porta ad una nuova religione, un nuovo nome e l'apparente perdita delle sue radici.