Economia

Agricoltura, a San Giovanni Rotondo il VII Congresso Fai Cisl

 

Roma, 11 apr. (askanews) - Alimentaristi e lavoratori agricoli e ambientali riuniti a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, per il VII Congresso nazionale della Fai, la federazione agroalimentare ambientale della Cisl che conta 220mila iscritti tra lavoratori agricoli, dell'industria alimentare, delle foreste, della pesca, della bonifica, del tabacco e della zootecnia. Un appuntamento con un titolo chiaro "Rigenerazione: persona, lavoro, ambiente", che fa seguito ai 48 congressi territoriali e ai 20 regionali svolti tra novembre 2021 e marzo 2022, con la partecipazione di oltre 6 mila persone tra lavoratori e lavoratrici, rappresentanti della Cisl e di altre categorie, delle istituzioni locali e regionali, del terzo settore, dell'imprenditoria. Quattro giorni intensi, vissuti in uno stretto rapporto anche con il territorio, con al centro il disagio, e la lotta al caporalato, ma anche lo slancio verso un nuovo perimetro. Come per lo svolgimento, nell'occasione, del primo Congresso nazionale di Terra Viva, associazione che nella Fai-Cisl riunisce i produttori agricoli.Il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota:"Giulio Pastore, il nostro fondatore, nel 1954 disse all'organizzazione che i braccianti dovevano riscattare la loro terra. Dovevano chiedere di emanciparsi, non essere soltanto braccia da lavoro ma diventare anche piccoli imprenditori. Nopi abbiamo coniato il termine Terra Viva Liberi, come li voleva Pastore, produttori agricoli. E quindi a fianco dei lavoratori dipendenti abbiamo circa 31 mila aziende che hanno sposato il codice etico della nostra organizzazione, dove non soltanto va remunerato adeguatamente il capitale ma va rispettato il lavoro".Nella relazione del segretario la definizione di un percorso che metta finalmente al centro questo settore portante della nostra economia. Ancora Onofrio Rota:"Ha una visione di come oggi bisogna rappresentare il mondo dell'industria alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente sapendo e prendendo atto dei cambiamenti nel settore di una agricoltura che oggi guarda all'autosufficienza, ad un ambiente che anche sui temi della transizione ecologica riveste una centralità sempre maggiore, richiamando il tema delle tute verdi, che oggi vanno valorizzate nel nostro paese. La nostra relazione è un progetto di visione di una rappresentanza autentica dei diritti dei lavoratori che rappresentiamo in questo settore ma che parla di giustizia economica di buone retribuzioni, buona previdenza, buon sostegno al reddito in caso di perdita di competenze. E di nuove competenze, di come ci mettiamo a confronto con le nuove realtà industriali per saperle interpretare".