Economia

Auto, per gli italiani inquina ma resta indispensabile

 

Roma, 30 mar. (askanews) - A causa dell'emergenza Covid, in Italia come in Cina l'auto è oggi "indispensabile" per gli spostamenti quotidiani del 90%degli intervistati, ma l'88% degli italiani è disposto a usarlameno per ridurre impatto ambientale e stress e l'80% preferisceauto fatte in Italia. Il focus auto 2021 condottodall'Osservatorio Findomestic, società di credito al consumo delgruppo BNP Paribas, in 15 tra i principali mercati di tutto ilmondo, restituisce il ritratto di un automobilista italiano chedopo un anno di pandemia non vive più l'auto come passione (soloil 4% degli intervistati contro il 21% in Europa e il 25% nelmondo) e che ritiene come questo mezzo di trasporto abbia unruolo "fin troppo importante" nella società (59% tra gli italianicontro il 51% in Europa e 56% nel mondo). Gli italiani (90%),insieme a cinesi (93%), sudafricani e brasiliani (entrambi al91%) vivono tuttavia una vera e propria "dipendenza" dall'auto(83% media Europa, 85% media Mondo) per i propri spostamentiquotidiani oggi ridotti all'essenziale a causa delle restrizioni.Il 46% degli intervistati italiani ha diminuito gli spostamentinel tempo libero e oltre la metà (52% in Italia e 55% di medianel mondo) ha ridotto l'uso dell'auto per il fine settimana e levacanze. In nome di una maggiore attenzione verso l'ambientel'88% degli italiani (82% nel resto del mondo) ha dichiarato diessere disposto a usare ancora meno l'auto in città e adutilizzare di più in alternativa mezzi di trasporto ecologicicome biciclette o monopattini per salvare il pianeta, ma ancheper combattere lo stress accumulato fra traffico e parcheggiintrovabili.L'amore tra gli italiani e l'auto è poi messo a dura provadall'emergenza Covid e da una crescente sensibilità ambientale:il 79% la condanna per l'impatto che ha sull'ambiente (69% inEuropa e 72% nel mondo), eppure 6 su 10 non potrebbero farne ameno e oggi più che mai la considerano indispensabile per evitarei mezzi pubblici e muoversi in modo "sicuro".L'approccio degli italiani verso l'automobile sta dunquecambiando, ma rimane costante nel tempo il loro attaccamento aquesto oggetto che su una scala da 1 a 10 conta un gradimentomedio di 7,3 punti nel nostro Paese, subito dopo la casa (8,4) elo smartphone (7,5). Solo gli spagnoli condividono questoattaccamento, mentre per i francesi l'auto si ferma al 6,6 - comei computer portatili - e negli Stati Uniti al 6,8, lontana dasmartphone (7,7) e casa (7,5). E secondo quanto rilevatodall'Osservatorio Findomestic, 3 intervistati su 4 a livelloglobale dichiarano la propria intenzione di privilegiarel'acquisto di un veicolo prodotto o assemblato nel loro Paese el'Italia non è da meno: il 77% di chi pensa di comprare un'autonei prossimi 12 mesi darà priorità al "Made in Italy". I piùnazionalisti sono però i turchi: l'88% privilegerà un veicoloprodotto o assemblato in patria. E l'auto del futuro? Saràelettrica per l'86% del campione italiano, una convinzionecondivisa mediamente dal 77% degli intervistati negli altripaesi.