Economia

Miani e Pagliuca: sì a nuove specializzazioni per commercialisti

 

Milano, 27 gen. (askanews) - Valorizzare le specializzazioni per ampliare le opportunità di lavoro anche per i commercialisti: è questa la strada da seguire per garantire lo sviluppo futurodelle professioni secondo Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Il tema tuttavia si intreccia con la criticità della proliferazione degli albi esterni a quelli ordinistici: "Penso che il futuro alla professione passerà anche per la specializzazione, non dico 'solo' per le specializzazioni, ma anche per le specializzazioni - dice Miani - Tuttavia è necessario porre un argine alla proliferazione di albi esterni a quelli ordinistici, tenuti in capo ai ministeri e alle altre istituzioni, che rischiano di svuotare la professione del commercialista. Già dal 2015 si intravedeva il problema della proliferazione degli albi che la politica ha ritenuto di istituire all'esterno del settore ordinistico, ovvero presso i ministeri, e che disciplinano delle attività che si potevano tranquillamente svolgere con la normale iscrizione all'albo dei commercialisti ed esperti contabili".Miani è intervenuto al webinar "Specializzazioni, nuove opportunità per i commercialisti",promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri commercialisti e degli esperti contabili. Nel corso del dibattito il presidente della Cassa, Luigi Pagliuca, ha a sua volta raccolto e rilanciato la sfida proposta da Miani. "Le specializzazioni possono essere uno strumento attraverso il quale costruire del 'nuovo' lavoro per i colleghi - dice Pagliuca - Noi siamo già specializzati in determinate funzioni: il contenzioso già lo facciamo; le curatele fallimentari già le facciamo; così come tutte le materie che hanno un preciso alveo e sono già previste dal D. Lgs. 139/2005. Poi ci sono delle nuove attività, faccio un esempio per tutti: come Ordine di Milano abbiamo la 'Commissione 2.0' che che usa l'analisi dei big data per fare delle previsioni e dare una consulenza all'imprenditore ancora più specifica. Se non trovo un contenitore che dia un nome, o che qualifichi questo tipo di attività, essa diventa poco spendibile se non addirittura non spendibile sul mercato".