Lucerna (askanews) - È iniziata a Lucerna, in Svizzera, l'annuale conferenza ministeriale dell'Esa; il vertice dei ministri a cui competono le attività spaziali dei 22 Paesi membri dell'Agenzia spaziale europea e dei responsabili delle rispettive agenzie spaziali.Per l'Italia presenti il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e il presidente dell'Asi, Roberto Battiston.Sul tavolo, soprattutto, diversi aspetti del cosiddetto Spazio 4.0 con l'interazione tra pubblico e privato a partire dalla spinosa questione dei finanziamenti alle future missioni spaziali per circa 11 miliardi di euro richiesti dall'Esa a seconda delle disponibilità dei singoli Paesi.Ma non solo; il dibattito è aperto anche sulla questione Brexit e sull'adesione dell Regno Unito all'Esa che, l'attuale direttore generale, Jan Woerner, vorrebbe sempre più l Agenzia spaziale dell'Unione Europea.Altri punti in discussione sono la seconda parte della missione ExoMars, prevista per il 2020 e che necessità di ulteriori finanziamenti. L'Italia, nonostante il flop del lander Schiaparelli, non si tira indietro ed è pronta a fare la sua parte spingendo perché l'avventura marziana sia implementata, anche perché la seconda fase della missione vede il nostro Paese ancora in prima linea con lo sbarco sul pianeta rosso del rover con la trivella "made in Italy" che perforerà il suolo marziano fino a 2 metri di profondità alla ricerca di tracce di vita.Ci sono poi i lanciatori, con la sesta generazione dei razzi Ariane, che si affiancano al russo Soyuz e all'italiano Vega, la Stazione spaziale internazionale, il cui utilizzo dovrebbe essere esteso oltre il 2020, ottimizzando gli importanti investimenti fatti fino ad oggi, con auspicabili ritorni nell'ambito della cosiddetta "Space economy" e, infine, i programmi Copernicus e Galileo e, più in generale, di osservazione della Terra dallo Spazio.
