Corporate - Il giornale delle imprese
Poste Italiane supera quota 8.500 ATM: installati 350 nuovi sportelli automatici nel 2024
Secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia, il numero di ATM bancari è sceso da oltre 42.000 nel 2016 a circa 36.500 nel 2024, con una perdita netta di oltre 5.500 sportelli

Poste Italiane raggiunge quota 8.500 ATM: una rete capillare e tecnologica per contrastare la desertificazione bancaria e garantire servizi h24 in tutta italia
La rete di Poste Italiane continua ad espandersi con un impegno concreto per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria. Nel 2024 sono stati installati oltre 350 nuovi sportelli automatici, portando il totale degli ATM Postamat presenti sul territorio nazionale a circa 8.500 unità. Una crescita significativa che rafforza il ruolo di Poste come presidio di servizi essenziali nelle aree meno servite dal sistema bancario tradizionale.
Secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia, il numero di ATM bancari è sceso da oltre 42.000 nel 2016 a circa 36.500 nel 2024, con una perdita netta di oltre 5.500 sportelli. In questo scenario, Poste Italiane si conferma un punto di riferimento strategico per cittadini e imprese, soprattutto nelle realtà locali e periferiche.
I nuovi sportelli Postamat non sono solo più numerosi, ma anche più evoluti. I dispositivi di ultima generazione offrono una gamma completa di servizi disponibili 24 ore su 24, dal prelievo di contanti alle ricariche telefoniche, dalle operazioni su carte Postepay al pagamento di bollettini e utenze. Il tutto con un’attenzione particolare alla sicurezza: i nuovi ATM sono infatti dotati di sistemi antiskimming per prevenire la clonazione delle carte e di meccanismi di macchiatura delle banconote, dissuasivi in caso di tentativi di furto.
Con circa 8.500 ATM e una rete di 12.800 uffici postali, Poste Italiane consolida così la più estesa infrastruttura fisica di prossimità del Paese, capace di integrare servizi digitali, innovazione tecnologica e presenza sul territorio. Una strategia che punta a garantire accessibilità, efficienza e inclusione, anche nelle zone più remote, dove la chiusura di filiali bancarie rischia di compromettere la fruizione dei servizi essenziali.La “carica degli 8.500” rappresenta dunque non solo un traguardo numerico, ma una chiara dichiarazione d’intenti: rendere la rete di Poste un ponte tra i cittadini e il sistema dei servizi pubblici e finanziari, in ogni angolo d’Italia.