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Come si fa la comunicazione di crisi sui social media: arriva la guida pratica

Il nuovo libro di Simone Splendiani affronta il complesso rapporto tra crisi e social alla luce delle tendenze più recenti
Uno strumento efficace ed immediato per operatori e studiosi della comunicazione
“Crisi” è una parola che abbiamo ormai a declinare in tutti i modi. Quella economica del 2008 è stata seguita da quella climatica, da quella pandemica, da quella dello scenario politico internazionale, con la crisi delle ideologie e quella delle istituzioni a fare da fil rouge. In questo affannoso percorso, la preponderanza assunta dai social media ha comportato la necessità di spostare sulle sue piattaforme le tipiche attività di crisis management, ovviamente adattandole a un ecosistema completamente nuovo, per target, formati e logiche.
Molto si è scritto sul tema ed è certamente degno di nota il contributo di Simone Splendiani, ricercatore confermato di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Perugia, noncheé autore di numerosi articoli su riviste internazionali sui temi del turismo e della comunicazione (www.simonesplendiani.com) ed insegnante nello stesso Ateneo Destination Management presso il corso di Laurea in Economia del Turismo (sede di Assisi) e Marketing presso il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.
Il suo “La comunicazione di crisi e i social media – Principi, modelli teorici e applicazioni pratiche” (Franco Angeli, 161 pagine, 22 euro) ha vari pregi, tra cui la sua spiccata praticità. Vero e proprio manuale operativo, fornisce indicazioni molto utile ai professionisti del settore, approfondendo i concetti illustrati nelle pagine con i QR code che rinviano ad altri contenuti multimediali.
Non che manchino i riferimenti teorici – che anzi abbondano nei capitoli 2 e 3 – ma a fare la differenza rispetto ai numerosi altri testi dedicati al tema ci sono appunto delle case-history (dal boeing 747 Max al terremoto in centro Italia nel 2016) dai quali trarre insegnamenti operativi preziosi per qualsiasi settore si eserciti la professione: le considerazioni conclusive e in particolare le “implicazioni per il management” non mancheranno di soddisfare anche il lettore più esigente.