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Coronavirus
Conte: "Valutiamo nuove misure". Verso un altro Dpcm già lunedì
(fonte Lapresse)
Covid: Boccia, possibile stop in alcuni territori - Non si esclude "la necessita' di una, due, tre settimane di stop in alcuni territori, perche' l'indice Rt non e' uguale dappertutto". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, parlando ancora dell'emergenza Covid in occasione della giornata conclusiva di Digithon. "In questo momento le aree interne non sono nella condizione delle aree metropolitane e nelle aree metropolitane - ha spiegato - c'e' una maggior difficolta' perche' e' fin troppo evidente che la difficolta' e' legata alla densita' di popolazione. E questa cosa evidentemente, in questo momento, va spiegata bene e va rafforzata anche attraverso gli strumenti tecnologici di cui ci siamo dotati". Importante secondo Boccia anche il ruolo delle imprese nell'emergenza. "Io penso che l'Italia abbia avuto la forza fino ad oggi - ha spiegato Boccia - di andare avanti perche' il concetto 'prima la salute, prima la difesa della vita e poi il business' sia stato un concetto che le imprese stesse hanno sostenuto. E io le ringrazio, perche' se non ci fosse stata la compattezza con il mondo delle imprese e il mondo del lavoro, noi non ci saremmo riusciti gia' da marzo-aprile". "Pero' mentre a marzo-aprile - ha proseguito il ministro - non avevamo gli strumenti, non avevamo le mascherine, non avevamo i ventilatori, non avevamo nulla (e come noi tutto il mondo occidentale che era stato preso in contropiede) oggi abbiamo tutto. I ventilatori ci sono, gli strumenti ci sono, le attrezzature ci sono. Le imprese hanno dei protocolli certi e hanno investito. Cosi' come hanno investito i commercianti, tutti coloro che si occupano di servizi, tutti hanno investito e naturalmente hanno investito ristoratori o coloro che hanno strutture come palestre e piscine. Sono tutte cose per le quali noi abbiamo consapevolezza che aver investito non significa aver perso, significa aver garantito la sicurezza per oggi o per domani".


Chiusure mirate tra territori considerati più a rischio, ma anche l'ipotesi di fermare gli spostamenti tra regioni. Obiettivo frenare la corsa del Covid 19. A quanto apprende l'Adnkronos, sono queste le misure al vaglio del governo e di cui si è discusso nella riunione conclusasi intorno alle 18 di sabato tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza che torneranno a vedersi domenica.

Alla riunione di sabato pomeriggio erano presenti anche Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, Agostino Miozzo e Domenico Arcuri. Sempre domenica, viene riferito dalle stesse fonti all'Adnkronos, in mattinata è prevista una riunione con le Regioni. Mentre nel pomeriggio, Conte si riaggiornerà con i capidelegazione e i capigruppo di maggioranza. Facile, a questo punto, che incontri anche le opposizioni.

Il nuovo DPCM dovrebbe essere varato nella giornata di lunedì, mentre il Cts in corso sta riaggiornando l'elenco dei territori considerati più a rischio rispetto ai quali dovranno essere valutate nelle prossime ora misure più restrittive. Sembra inoltre prendere forza la possibilità di fermare gli spostamenti tra regioni, fatti salvi motivi di lavoro, salute e urgenza. Possibilità caldeggiata dal ministro della Giustizia e capodelegazione M5S, Alfonso Bonafede.

Verso una nuova stretta per fermare la crescita dei contagi da Covid-19. Sabato si è tenuta un'altra riunione, convocata dal premier Giuseppe Conte, con i capi delegazione del governo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro Francesco Boccia, gli esperti del CTS. Al centro della riunione la valutazione della situazione Covid e le misure da assumere. "Ieri sono usciti i dati dell'Iss sulla curva pandemica, ora stiamo lavorando per esaminarli e capire se serve un altro intervento", ha detto il premier intervenendo alla Festa del Foglio, intitolata 'Festival dell'ottimismo'. La sensazione è che si vada verso la stretta.

Una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico e' stata convocata alle ore 18 di sabato. Sul tavolo degli esperti le possibili ulteriori misure da adottare per frenare la curva dei contagi.

VACCINO

"L'altro ieri abbiamo avuto una video conferenza con tutti i leader Ue: sui vaccini ci sono contratti sottoscritti che prevedono consegne, non di tutte le dosi che ci farebbero comodo ma di un numero di dosi per Paese. Noi confidiamo di avere il vaccino a dicembre, dovremo fare un piano per intervenire sulle categorie più fragili, a cominciare dagli operatori sanitari" e solo dopo per tutta la popolazione. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervistato da direttore Claudio Cerasa per il Festival dell'ottimismo organizzato dal Foglio quotidiano. Per i "milioni di dosi" di vaccino per tutti "dovremo aspettare primavera" ha concluso Conte. 

RAPPORTI COL PARLAMENTO

"Ieri ho chiamato i presidenti della Camera e del Senato", con tutto il rispetto per l'autonomia dell'iniziativa delle Camere, per capire "se c'e' la possibilita' per trovare un luogo uno strumento per confrontarsi con il Parlamento. E' necessita' anche del governo". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del 'Foglio'. "Mi hanno assicurato i presidenti che faranno sapere. Se avessimo un tavolo di confronto certificato dal Parlamento" che decida "in tempi rapidi, il governo sarebbe ancora piu' sereno", ha proseguito il premier.

RECOVERY FUND

"I sussidi li prenderemo tutti e anche i prestiti" del Next generation Ue, per realizzare il "progetto riformatore che abbiamo in mente per il Paese. Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del 'Foglio'. 

MES

"Credo che abbia ragione" il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni "al momento non ci sono condizioni" di accesso al fondo salva Stati, ma "una nuova linea di credito all'interno di un meccanismo che non ci ha mai entusiasmato". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del 'Foglio'. 

LAVORO

"La riforma dell'articolo 18" dello statuto dei lavoratori "non e' sul tavolo e non e' all'ordine del giorno". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del 'Foglio'.

DIGITALIZZAZIONE E SMART WORKING

"Nella Pubblica amministrazione chiederemo per le nuove assunzioni competenze digitali, valorizzeremo le discipline stem, nella P.a. non possono andare solo giuristi, dobbiamo potenziare la parte digitale per renderla piu' efficiente. Potremo potenziare lo smart working per un futuro piu' efficiente". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al festival del Foglio. 

SCUOLA

L'impennata della curva dei contagi "rischia di mettere in discussione anche la didattica in presenza. Alcuni presidenti di Regioni" hanno chiuso le scuole, "non e' il nostro obiettivo. Noi riteniamo di dovere continuare a difendere la didattica in presenza per quanto possibile". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato in occasione della festa del 'Foglio'. Ma "l'obiettivo primario rimane la salvezza del Paese", ha precisato. 

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