Covid, Letizia Moratti contro Zaia: "Tamponi per No Vax servono, aumentarli"
“Continueremo a fare i test anche a chi non è immunizzato perché sequenziamo i positivi alla ricerca di varianti”
Letizia Moratti: "Aumentare vaccini e tamponi ai No Vax"
''Sono i numeri a darci ragione: il senso civico dei lombardi non è in discussione''. Letizia Moratti, vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, parlando con la Stampa non cela la propria soddisfazione circa la ricetta, che contempla l'aumento delle somministrazioni vaccinali e i tamponi ai no vax, per uscire dalla pandemia ''Il Natale - aggiunge - sarà sicuramente più sereno rispetto all'anno scorso e, ci tengo a ribadirlo, è grazie ai vaccini. Ma questo non significa che abbiamo sconfitto il virus e che abbiamo neutralizzato il pericolo delle varianti: al momento, abbiamo solo costruito una barriera di protezione che stiamo rafforzando con la terza dose. Tuttavia, i numeri nel resto d'Europa sono preoccupanti, anche in Lombardia sono aumentati in questi giorni i contagi e per questo ci aspettiamo un peggioramento della situazione. Stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie: abbiamo dato disposizioni per aumentare i numeri di letti nelle Terapie intensive. Ma non basta''.
Covid, Letizia Moratti: "Servono misure più restrittive"
Secondo la Moratti servono ''misure più restrittive. Come Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni abbiamo chiesto al governo di fare un'ordinanza che preveda, proprio per le Feste, l'obbligo di mascherina all'aperto, in tutta Italia, a prescindere dagli assembramenti. Questo si è reso necessario perché ci sono alcune situazioni a rischio, come negli stadi, dove le persone si assembrano a viso aperto. E poi anche perché questo periodo prevede più persone per le strade. Se la Lombardia possa finire in zona gialla a Natale - aggiunge - dipenderà molto anche dalla risposta alle vaccinazioni. Stiamo lavorando per accelerare le somministrazioni della terza dose e, in contemporanea, abbiamo notato anche un aumento di prime dosi. Oggi la Lombardia è a 20 punti percentuali sotto la media nazionale per numero di positivi e questo è grazie ai vaccini. Per migliorare, abbiamo aumentato le linee vaccinali, fatto accordi con le farmacie che stanno a loro volta aumentando il numero di esercizi aderenti e stiamo completando le inoculazioni nelle Rsa. In più, stiamo lavorando con le strutture accreditate private e lavorando con i medici di base affinché possano fare le somministrazioni a casa''. Quanto alla pre-attivazione dell'Ospedale in Fiera, la MORATTI la definisce ''una opportunità in più che Lombardia offre proprio per tenere gli ospedali il più liberi possibili dai ricoveri dei pazienti Covid. Se necessario, sarà riaperto in 48 ore''.
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