Covid, la denuncia dei medici: "Cure in casa? Fermi a marzo"
Paracetamolo, ibuprofene e vitamine: ecco i primi farmaci che i medici prescrivono per la cura a domicilio dei pazienti affetti da Covid-19
Anche se da diverso tempo si parla di nuove linee guida per la cura a domicilio di pazienti affetti dal virus Sars-CoV2, da marzo ad oggi niente è cambiato. E i medici di base lanciano l’allarme. Dalla prima alla seconda ondata di coronavirus la prassi per la cura dei pazienti a casa è rimasta la stessa. Il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Silvestro Scotti, traccia il quadro della situazione attuale che i dottori si trovano ad affrontare in una intervista all’ANSA, precisando che: "Per le cure a casa dei pazienti con Covid noi medici di famiglia siamo fermi alle indicazioni che ci sono state fornite tra marzo e aprile. Trattiamo gli assistiti con paracetamolo, ibuprofene, vitamine in prima battuta. Se invece la febbre si protrae, anche antibiotici e cortisone. Se sopraggiunge la dispnea e la saturimetria scende troppo indichiamo l'ospedale".
Questo dunque il trattamento che i medici di medicina generale utilizzano per i loro pazienti da marzo, visto che mancano ancora farmaci specifici contro il Covid-19.
Inoltre secondo il segretario della Federazione dei medici (Fimmg) del Piemonte, Roberto Venesia: “serve protocollo di utilizzo omogeneo, compiti definiti, funzioni chiare. Le linee guida dovrebbero essere scritte con la collaborazione di virologi e pneumologi. Bisogna inoltre distinguere le terapie per le persone sotto i 50 anni e per i pazienti sopra i 50”.
Ciò che si chiede è dunque un protocollo omogeneo ed aggiornato ma anche differenziato a seconda dell'età per la cura dei pazienti che hanno contratto il virus e che non sono stati ricoverati in ospedale.
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