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Costume
Governo, scatoloni e selfie: l'addio social dei ministri uscenti. FOTO
Foto social

Il più sobrio è stato Paolo Gentiloni, che stamattina ha riunito dipendenti e collaboratori di palazzo Chigi per un discorso di commiato: "Grazie, è stato un grandissimo onore", ha detto il premier tradendo un filo di emozione tra gli applausi dei presenti in sala Verde. Ma in queste ore praticamente tutti i componenti del governo uscente stanno lasciando definitivamente le loro stanze nei ministeri.

Alcuni, come Valeria Fedeli o Gianluca Galletti, si erano portati avanti qualche giorno fa riunendo i rispettivi staff per i saluti e un discorsetto. Come aveva fatto anche Dario Franceschini, che l'11 maggio scorso aveva voluto dare di persona "un abbraccio affettuoso e un saluto" ai dipendenti del Mibact in una cerimonia al dicastero di piazza del Collegio romano. Poi i tempi della formazione del nuovo esecutivo si sono un po' allungati, cosi il ministro della Cultura è tornato sul tema con un tweet, con tanto di foto dal suo ufficio: "Chiuso anche l'ultimo scatolone. Tutto pronto per chi arriverà a guidare il ministero economico più importante del Paese. @MiBACT".

Stesso tono da parte di Carlo Calenda, che sul suo account Twitter ha postato una foto del suo ufficio ormai spoglio: "Computer chiuso. Lascio il ministero dopo cinque anni entusiasmanti. Onorato di aver servito l'Italia. L'ho fatto con orgoglio e passione. Il giudizio sui risultati spetta ai cittadini", ha scritto il ministro dello Sviluppo uscente.

Via Twitter e Facebook (con foto) anche il commiato di Roberta Pinotti, che ha riunito dipendenti e collaboratori al ministero della Difesa: "Quattro anni intensi, importanti e significativi per il Paese. Abbiamo fatto molto per la Difesa e le Forze armate -ha scritto la ministra-. Dal Libro bianco al rafforzamento del prestigio internazionale dell'Italia. È stato possibile anche grazie al contributo e al sostegno di tutto il personale del gabinetto che oggi ho salutato e ringraziato per il leale e prezioso coinvolgimento nelle scelte fatte".

Si è invece cimentato in un selfie dal suo ufficio (con gli scatoloni chiusi in bella vista) il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova: "Questi oltre quattro anni agli #Esteri sono stati fantastici, un privilegio per chi ama l'Italia europea e ha avuto l'orgoglio di rappresentarla nel mondo, cercando sempre di farlo al meglio, con disciplina e onore! Grazie a tutte le donne e a tutti gli uomini della #Farnesina".

Più tecnici i saluti di Pier Carlo Padoan e Marianna Madia. Il ministro dell'Economia ha pubblicato su Twitter la foto del dossier 'La politica economica di bilancio 2014-2018', scrivendo: "Per 4 anni abbiamo lavorato su un sentiero stretto: sostenere occupazione e crescita migliorando al tempo stesso i conti pubblici. Le politiche adottate e il contesto in cui sono maturate sono riassunte nel bilancio di mandato che lascio al mio successore". La ministra della Pa, sempre sui suoi profili social, ha spiegato: "Alla fine di un percorso lungo e intenso è giusto dar conto del lavoro fatto: qui il vademecum della #RiformaPA che abbiamo realizzato e la relazione tecnica conclusiva che lasceremo al Ministro che sarà incaricato di guidare questo Ministero".

Anche Graziano Delrio ha pubblicato sui suoi profili social la foto del suo ufficio ormai vuoto al ministero di porta Pia: "Il motore è pronto per ripartire. La bici è a disposizione -scrive su Facebook il ministro uscente delle Infrastrutture-. Dopo tre anni di intenso lavoro ringrazio tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del ministero Infrastrutture e Trasporti, che si sono impegnati in modo quotidiano e silenzioso per il bene del Paese e dei cittadini. Si è fatto il possibile insieme, in questa stagione di #governo, per contribuire a migliorare le opere pubbliche e i trasporti, per impostare le scelte migliori e più utili, fondamentali per un'Italia più prospera. A tutte e tutti un sincero augurio di buon proseguimento".

Ha scelto invece il sito del ministero coesionemezzogiorno.it Claudio De Vincenti per pubblicare un indice ragionato delle principali misure adottate e fare il bilancio dei 18 mesi di lavoro: "Un anno e mezzo di impegno al massimo, faticoso ma anche emozionante -spiega il ministro nel suo intervento- Per me, professore di economia, una straordinaria esperienza di ascolto dei problemi e delle speranze del Mezzogiorno d'Italia e delle altre aree in difficoltà del nostro Paese, per costruire insieme le risposte necessarie ad aprire finalmente per tutte loro una nuova fase di sviluppo economico e sociale".

"Sarei presuntuoso se dicessi che la missione è compiuta: troppe e troppo profonde le ferite prodotte da decenni di stagnazione e dai contraccolpi di una crisi lunga e pesante come quella del 2008-13. Ma ci sono oggi segnali di ripresa che tutti gli indicatori sottolineano. Lascio quindi l'incarico di ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno con la coscienza a posto. Al governo che subentra il compito di non buttare a mare quanto fin qui fatto e, anzi, di portarlo avanti. I cittadini del Sud e di tutto il nostro Paese lo meritano'', conclude De Vincenti.

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