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Costume
P&G svela le mamme del nuovo millennio: pronte alle sfide

IN VISTA DELLE OLIMPIADI DI RIO 2016, IL VIAGGIO DI P&G ALLA SCOPERTA DELLA MATERNITA’
P&G SVELA LE MAMME DEL NUOVO MILLENNIO: 
FORTI, DETERMINATE, PRONTE ALLE NUOVE SFIDE.

Il 98% delle donne italiane - e del mondo - non si sentiva pronta a diventare madre. Perché, oggi, la maternità è una corsa a ostacoli tra gestione della famiglia, della casa, del lavoro, cura dei familiari anziani, tanto che le italiane hanno dovuto fare incetta di pazienza (70%), capacità di organizzazione (62%) e forza emotiva (45%). Per questo, 1 mamma su 2 è ricorsa a un aiuto domestico e il 61% sostiene che essere mamma oggi sia molto più difficile di prima. Ma essere mamme cambia da un Paese all’altro: per questo Procter & Gamble, per la campagna «Grazie di cuore, Mamma», ha commissionato una ricerca unica di respiro mondiale che ha coinvolto circa 15.000 mamme di 15 Paesi nel mondo. 

Le abbiamo celebrate da poco nel giorno della Festa della Mamma, e ora possiamo scoprire (quasi) tutto su di loro.  Infatti, in attesa di accompagnare Gregorio Paltrinieri e sua mamma Lorena alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 con il progetto «Grazie di cuore, Mamma», Procter & Gamble ha indagato l’universo materno con una Ricerca Mondiale condotta su circa 15.000 mamme in ben 15 Paesi, compresa l’Italia. Obiettivo: tracciare l’identikit della mamma moderna, confrontando Italia (1019 intervistate) e resto del Mondo.

Dallo studio è emerso che sentirsi mamme non è semplice. Il 98% delle donne italiane non si sentiva pronta alla maternità (percentuale in linea con la media globale del 97%) e il 61% (64% globale) è convinta che essere madre oggi sia molto più complicato rispetto al passato. Una difficoltà figlia dei tempi che ha portato le mamme a diventare delle vere e proprie «equilibriste» tra i tantissimi impegni quotidiani. In Italia, l’80% delle mamme è impegnata nella cura dei figli (82% global), il 70% si occupa della gestione della casa (76% global), il 44% delle questioni finanziarie (57% global), il 25% ha un proprio reddito, dunque contribuisce economicamente alla famiglia (percentuale inferiore rispetto alla media globale del 33%) e il 26% deve occuparsi anche dei propri genitori o dei suoceri anziani (19% global). Guardando alla carriera, invece, sono le mamme più giovani, ad avere ambizioni più alte. In Italia, ad esempio, lavoro e carriera sono importanti per il 59% delle mamme, percentuale che sale al 73% per le donne tra i 18 e 30 anni (a livello globale, le mamme più interessate alla carriera sono quelle tra i 18 e i 24 anni, 71%, e tra i 25 e i 34 anni, 64%).

È tempo, dunque, delle «mamme tuttofare» che per far fronte alle numerose responsabilità, hanno dovuto fare incetta di pazienza (70% italiane, 76% global), forza emotiva (45% italiane, 54% global), capacità di organizzazione (62% italiane, 53% global) ed empatia (43% italiane, 51% global). Ma le mamme hanno anche imparato a chiedere aiuto. Il 52% delle mamme italiane, in particolare, ha qualcuno che le aiuta a gestire quotidianamente i propri figli (66% global), anche se, per il 74% di queste, la “regia” della gestione familiare resta una propria responsabilità (81% global). Il 91% delle mamme italiane (86% a livello globale), infatti, desidera che i figli avvertano il ruolo genitoriale anche quando non sono presenti e il 73% (67% global) sostiene che sia più importante dare il buon esempio che essere coinvolte in ogni aspetto quotidiano della genitorialità. 

Quanto alla tipologia di aiuti, il 44% delle mamme italiane non ha dubbi: la migliore consigliera è sempre la propria mamma (47% global), seguita per il 38% dal partner (decisamente maggiore la percentuale a livello globale 43%), per il 27% dagli amici (37% global) e solo per il 17% da Internet (percentuale che per le mamme del mondo sale finanche al 31%). Dopotutto, il dovere più importante di una buona madre, per le italiane, è trasmettere valori ai propri figli, compito difficilmente affidabile a blog e social network. In particolar modo, il 44% desidera insegnare ai propri figli la determinazione (26% global), il 41% l’apertura mentale (29% global) e il 30% l’onestà (per le mamme del mondo ha un’importanza molto maggiore: 41%). Nonostante le difficoltà, dunque, l’88% delle mamme italiane (81% global) è certa di essere il punto di riferimento principale nella cura dei bambini. Perché, oggi, come ieri, la mamma è sempre la mamma. Le mamme italiane, infatti, si sentono davvero “forti” quando riescono ad aiutare i propri figli in caso si difficoltà (52%) e quando dimostrano loro amore lasciandoli liberi di prendere le proprie decisioni (49%) .

«Le mamme sono una vera e propria forza in grado di trasmettere questa stessa forza ai loro figli – proprio come racconta anche l’ultimo filmato “Strong” della campagna P&G “Grazie di cuore, Mamma” -  e questa ricerca lo conferma: si tratta di un ulteriore riconoscimento della complessità e del valore unico del ruolo della mamma per la famiglia e per la società intera, in tutto il pianeta. Abbiamo infatti  indagato a fondo l’universo delle mamme nelle varie geografie, cercando di essere ancora una volta al loro fianco. Dopotutto, P&G con le sue marche come Dash, Pantene, Gillette o Oral B, da sempre accompagna quotidianamente nel proprio vissuto milioni di persone in Italia e nel mondo. E lo farà anche in occasione dei Giochi Olimpici Rio 2016, durante i quali sosterrà le mamme degli atleti che decideranno di seguire i propri figli a Rio de Janeiro ospitandole nella Family Home di P&G una «casa lontano da casa», dove potranno godere di trattamenti di bellezza e servizi delle marche P&G - ha dichiarato Barbara Del Neri, Direttore Corporate Marketing Procter & Gamble Sud Europa ».

Curiosità dal mondo…
Tutte le mamme del mondo, oggi, sono sottoposte a grandissime pressioni. Il modo di affrontare la maternità, però, è diverso da Paese a Paese. Le mamme messicane e brasiliane danno più valore al tempo dedicato a se stesse (entrambe 95%), alla propria carriera (81% messicane e 82% brasiliane) e alle amicizie (89% messicane e 96% brasiliane), mentre le sud coreane e le giapponesi sono le più attente alle dinamiche familiari e ritengono che le loro principali responsabilità siano tra le mura domestiche (73% sud coreane, 65% giapponesi). Le mamme francesi invece, ricorrono alle nonne, ovvero alle loro stesse madri, e affidano a loro il compito di trasmettere valori e tradizioni famigliari ai figli (68%). Ben diverso il comportamento delle mamme dell’Est che sono le più attente a questo aspetto, ritenendolo uno dei loro principali doveri: lo pensano principalmente russe (75%) e polacche (72%)). Queste mamme, inoltre, sono le più inclini a ricorrere ad aiuti domestici (entrambe 38%). Non solo: il 22% delle russe e il 18% delle polacche ricorre finanche a un doppio aiuto. Per un consiglio sulla maternità, invece, le mamme brasiliane e messicane sono le più simili alle italiane e fanno spesso affidamento al nucleo familiare (il 60% delle brasiliane e il 62% delle messicane si rivolgono alle proprie madri, il 50% delle brasiliane e il 58% delle messicane al proprio partner), le mamme cinesi si affidano molto volentieri a internet (45%) e TV (25%). Allo stesso modo, le mamme russe, che per il 42% cercano informazioni online. Le più fiduciose nelle loro capacità, invece, sono le mamme olandesi che solo nel 35% dei casi ritengono sia importante avere un aiuto per migliorare la propria capacità genitoriale. Inoltre, tra tutte le mamme del mondo, solo 1 su 10 sostiene di non avere affatto bisogno di consigli. Per tutte, in ogni caso, la maternità è più complicata oggi rispetto al passato (64%). Per questo, due mamme su tre a livello mondiale (66%) sono convinte che sia importante farsi aiutare, il 72% sostiene di sentirsi una mamma migliore se, in una settimana ricca di impegni, riesce a ritagliarsi qualche momento per sé e per il 61% un aiuto esterno permette di focalizzarsi meglio sugli aspetti più importanti della genitorialità. 

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