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Costume
Totti-Ilary, dalle capre alle sterpaglie: com'è oggi la villa di Francesco

Ilary Blasi-Francesco Totti, le foto della "mega" villa del "Re di Roma" 

In questi giorni in cui sia il Covid che una possibile guerra mondiale sono oscurati dalla vicenda della separazione di Francesco Totti e Ilary Blasi si è letto di tutto e di più.

Squallide guerre di Rolex e borsette d’alta moda, giri vorticosi di auto di lusso e ville, viaggi da sogno e nababbate varie.

Ma lo scontro maggiore –come ovvio- avviene sulle proprietà della (ex) coppia.

VillaTotti
 

Incominciamo col dire che Totti possiede diverse società immobiliari di cui la principale è la Vetulonia, che fa riferimento alla strada del quartiere dove è nato, a Porta Metronia, vicino alla villa dove abitava Alberto Sordi a Caracalla.

Ed a proposito di ville la storia d’amore tra la modella e il calciatore ne è costellata.

Quando i due si conobbero Totti stava in una villa insieme alla famiglia a Casal Palocco, una frazione vicino a Roma abitata tradizionalmente dai calciatori giallorossi a causa della vicinanza con il centro sportivo di Trigoria, dove si allena la squadra. Vi resta fino al 2002 anno in cui va a convivere con la velina in una villa al Torrino, quartiere di Roma. Si sposeranno poi nel 2005.

Nel contempo Totti ha anche un appartamento in un attico nel famoso complesso Eurosky Tower ideato da Franco Purini, che si trova ad un centinaio di metri dalla villa, attaccato alla contestata sede della Provincia di Roma voluta da Nicola Zingaretti.

VillaTotti
 

Lì si sposta Totti per il suo lavoro che ruota ancora intorno al mondo del calcio occupandosi di giovani calciatori. Poi c’è la villa al mare Sabaudia che fa parte di un comprensorio, una sorta di residence di lusso.

Queste le abitazioni principali più una costellazione di altre minori.

Ma quella su cui ci vogliamo soffermare è la residenza abituale della ex coppia e cioè la famosa “villa del Torrino”.

Viene descritta come una super villa da 25 stanze con campo di calcetto e di paddle annesso ed in effetti è così e vista dall’alto sembra una reggia trumpiana.

Tuttavia ci sono alcune considerazioni da fare.

Il quartiere dove abita la coppia non è propriamente quello dell’EUR ma uno limitrofo, anche se molto vicino.

L’EUR, che è la denominazione di Esposizione Universale Roma, era stato concepito da Mussolini per la grande esposizione internazionale prevista per il 1942 e che la guerra impedì.

Il suo sviluppo urbanistico è stato nel dopoguerra in cui nella zona sorsero bellissime ville.

La via Cristoforo Colombo fa da naturale spartiacque tra le due zone poste a ovest ed a est.

Nella zona ad est vive ancora Francesco Rutelli il cui padre Marcello, architetto, è stato uno dei protagonisti dello sviluppo urbanistico della zona. Suo nonno Mario Rutelli è l’autore della fontana delle Naidi a Piazza della Repubblica a Roma.

Qui avevano ville vip come il politico Arnaldo Forlani, il musicista e compositore Ennio Morricone e il regista Sergio Leone.

Il laghetto dell’Eur ha segnato la dolce vita romana degli anni ’60 dello scorso secolo ed è stato set di innumerevoli film.

Il regista Federico Fellini era così innamorato della metafisica razionalista degli edifici del quartiere da voler essere portato ogni giorno in auto dal suo autista a prendere un caffè da Palombini, vicino al Palazzo della Civiltà del Lavoro o Colosseo Quadrato, come lo chiamano i romani oppure da Giolitti sulle rive del laghetto.

Per anni c’è stata una suddivisione tra l’“Eur dell’est” e l’“Eur del ovest” le cui ville gravitavano rispettivamente intorno al ristorante Il Fungo che è posto alla sommità di un contenitore di acqua dell’Acea e che mostra una splendida vista panoramica e intorno al ristorante Shangri-La da qualche anno chiuso.

Da segnalare che nelle vicinanze, nel quartiere residenziale di Mostacciano, abita anche Giorgia Meloni.

L’EUR è considerato a Roma il quartiere delle ville ma quella di Totti, come detto non è all’EUR. Il quartiere di Torrino è posto sulla direttrice verso sud della via Colombo, in direzione del mare.

La villa in questione è sulla sommità di una collinetta situata in un parco pubblico, quello del Castellaccio che è misteriosamente chiuso da anni, sebbene la gente abbia trovato il modo di penetrarvi.

Al suo interno scorrono due “fossi” importanti quello dell’Acqua Acetosa e quello del Vallerano in cui confluisce; quest’ultimo raccoglie l’emissario artificiale del lago di Albano, posto vicino Roma.

L’area è una zona archeologica altamente tutelata dalla Soprintendenza nazionale e nel 2020 se ne parlò molto a causa di un ponte romano dell’epoca di Marco Aurelio che era misteriosamente “scomparso” e che le Autorità dichiararono interrato.

Infatti, la villa di Totti è letteralmente circondata da reperti archeologici di epoca repubblicana ed imperiale, compresa una necropoli alle cui spalle ha origine l’antica via Laurentina (attualmente spostata di qualche chilometro ad est).

A pochi metri di distanza sorge il centro commerciale di Euroma2.

Quindi la villa di Totti si trova a ridosso di una zona altamente frequentata e niente affatto tranquilla per l’intenso traffico.

Dall’esterno la struttura si mostra degradata e piena di sterpaglie non curate, come del resto il parco pubblico stranamente chiuso proprio da quando si trasferì Totti.

Sulla sommità della collinetta pascolano sempre delle smunte capre affamatissime che cercano di divorare le pochissime piantine rimaste, tanto che alcuni ambientalisti volevano denunciare la situazione alla protezione animali visto che Totti è il proprietario delle capre da cui ottiene latte e formaggio nella vicina struttura casearia, attigua alla villa.

A qualche centinaio di metri di distanza inizia poi un quartiere difficile, quello del Laurentino 38 pieno di problemi sociali ed ambientali, da antenne selvagge a discariche naturali che costellano la zona. A nord – ovest invece c’è un altro quartiere difficile, quello della Magliana.

Alla luce di quanto detto si ridimensiona dunque alquanto la famosa “villa di Totti”.

E la domanda che si fanno tutti è: come mai con tutti i soldi che c’hanno sono finiti ad abitare proprio in una zona di degradata e piena di discariche abusive?

Ben altro avrebbero potuto avere. Misteri puponici.

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