Tracciati migliaia di ceppi di Hiv. Via alle cure personalizzate

Dei genetisti dell'Epfl e del Chuv, per la prima volta, hanno disegnato la cartografia delle resistenze umane all'hiv. Lo studio può permettere di elaborare per la prima volta dei trattamenti personalizzati per provare a curare l'Aids e non usare più soltanto il metodo standard.
La prima carta delle resistenze umane all'Aids ha potuto essere disegnata grazie ai vari ceppi del virus e a dei supercalcolaroti. Il loro lavoro dovrebbe permettere di identificare dei nuovi cicli terapeutici dove poter realizzare dei trattamenti personalizzati. Lo studio è stato pubblicato il 29 ottobre nella rivista eLife.
Tutte le persone sieropositive sviluppano delle strategie difensive contro l'Hiv. Alcune arrivano anche ad affrontare il virus senza fare terapie. Di rimando, l'agente patogeno replica sviluppando delle mutazioni genetiche. Questa battaglia lascia delle tracce nel cuore del virus: le mutazioni rivelano come resistono al proprio ospitante.
"Il genoma del virus cambia a tutta velocità, al ritmo di milioni di mutazioni al giorno", ha spiegato il coautore dello studio e ricercatore all'Epfl. Nella maggior parte dei casi, l'agente patogeno trova un modo per svilupparsi ma in altri trova ospitanti più resistenti. "In quel caso il virus sopravvive ma si moltiplica più lentamente, il suo potenziale è in qualche maniera neutralizzato".
Studiando i ceppi del virus, i ricercatori hanno potuto identificare queste mutazioni, che testimoniano in ognuno dei casi un tipo di attacco particolare al sistema immunitario. Gli scienziati hanno messo a punto un metodo per determinare precisamente quali sono i geni umani all'origine delle strategie difensive.
Con l'aiuto dei supercalcolatori, i ricercatori hanno analizzato un numero enorme di dati. Hanno studiato centinaia di ceppi diversi che soggiornano in 1071 persone sieropositive. Hanno registrato più di tremila mutazioni potenziali del genoma virale con più di 6 milioni di variazioni nel genoma dei pazienti.
Questo metodo di lavoro inedito ha permesso di ottenere la visione di insieme la più completa finora dei geni umani e delle loro implicazioni in termini di resistenza all'Hiv. Questo ha permesso di comprendere meglio come l'uomo si difende e come il virus si adatta a questa resistenza.
La ricerca presenta due implicazioni importanti. Delle nuove terapie potranno essere approntate a difesa dei genomi umani. I ricercatori sperano anche che tracciano il genoma di una persona sieropositiva sarà possibile calibrare i trattamenti in maniera personalizzata.